INTERNET DELLE COSE NELL’ERA DELLA BANDA ULTRALARGA

Più attenzione all’innovazione e al territorio, alle piccole imprese, alle startup e ai relativi mercati. Maggior focalizzazione sulle nuove opportunità e sui nuovi servizi per i cittadini. Queste le linee guida con le quali l’Anfov (Associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione), con Anci e Uncem, analizza condizioni per lo sviluppo della banda ultralarga in Italia – e in Piemonte – dal lato utenti. Puntando non solo su una nuova infrastuttura, ma soprattutto sui nuovi servizi che la fibra e i sistemi radio dovranno veicolare.

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La prima giornata di informazione, di incontro e di dibattito è prevista a Torino lunedì 12 febbraio alle ore 10 presso la Sala Viglione del Consiglio Regionale del Piemonte in via Alfieri 15. Durante l’incontro Stefano Ciccotti, Consigliere Anfov, parlerà dell’impatto dell’”Internet delle Cose” nell’era della banda ultralarga. “La rete è la condizione imprescindibile per l’avanzamento del territorio – spiega Stefano Ciccotti – ma altrettanto lo è l’offerta dei contenuti. Infatti la domanda di banda non si manifesta sempre spontaneamente, ovvero per il semplice fatto di avere il servizio a disposizione. Occorre sviluppare una cultura nuova che non può prescindere dalla velocità impressa dalla innovazione tecnologica di questi ultimissimi anni. Cultura che si traduce in maggior consapevolezza e maturità nelle scelte dei futuri utenti”. La possibilità di accedere a servizi evoluti sulla rete è l’obiettivo congiunto di Anfov con le Associazioni di Enti locali, Anci e Uncem. “Per fare questo abbiamo il compito di crescere con una corretta cultura dell’innovazione, condizione questa che contribuisce a colmare il digital divide”, evidenziano Michele Pianetta, vicepresidente Anci Piemonte, e Marco Bussone, vicepresidente Uncem Piemonte. “Lavoriamo dunque con la Regione – proseguono Pianetta e Bussone – su formazione, corretta informazione, elaborazione di servizi. La Regione ha 45 milioni di euro da spendere per questa Agenda digitale. Non possiamo ritardare in alcun modo il suo sviluppo. Gli Enti locali ci chiedono di lavorare su questo fronte, in particolare per migliorare la PA e la fruizione dei servizi erogati da Comuni e Unioni”. Il seminario di Anfov, lunedì prossimo, è il primo di una serie programmate in varie regioni italiane. “Intende dare una risposta alle sfide dell’Agenda digital e definire una “roadmap” di sviluppo dell’Internet delle Cose sul territorio”

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