In(s)contro, scuola e mediazione

Approfondire il tema della mediazione come strumento di gestione e risoluzione dei conflitti in ambito scolastico, coinvolgendo gli studenti in prima persona e aiutandoli a sviluppare le loro abilità nella comunicazione verbale e non verbale. E’ l’obiettivo del seminario In(s)contro, organizzato dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Piemonte in collaborazione con l’Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e la famiglia (Aimff) sezione Piemonte e Valle d’Aosta, e l’associazione Resolutia, specializzata in mediazione delle controversie. In programma lunedì 19 novembre, dalle ore 14, nell’Aula Magna dell’Istituto superiore Amedeo Avogadro di Torino, sarà l’occasione per ragionare sulla creazione di una rete di soggetti specializzati in metodi alternativi di risoluzione delle controversie, in grado di fornire ai giovani gli strumenti per trasformare gli scontri del quotidiano in occasioni di incontro e diventare loro stessi facilitatori di soluzioni positive dei conflitti tra pari e supporto per i coetanei vittime di bullismo o cyberbullismo. Apriranno i lavori Tommaso De Luca, dirigente scolastico dell’istituto Avogadro, Gianna Pentenero, assessora regionale all’Istruzione, e Fabrizio Manca, direttore dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte. Seguirà una tavola rotonda sul valore della mediazione, moderata dalla Garante regionale Rita Turino, con gli interventi di Luca Iorfida, segretario Aimff, Anna Maria Baldelli, procuratore della Repubblica presso il Tribunale Minori Piemonte e Valle d’Aosta, Cristiana Marucci, presidente Resolutia, Matteo Lupano, professore di Diritto processuale civile dell’Università degli Studi di Torino, e Anna Rosa Favretto, professoressa di Sociologia dei processi economici e del lavoro dell’Università del Piemonte Orientale. Si terrà quindi la simulazione di una mediazione tra pari condotta dagli studenti dell’Avogadro e per concludere la presentazione di alcuni progetti realizzati nelle scuole del Piemonte da parte delle associazioni Resolutia, Essere Umani, Relazioni & Conflitti, Uisp e UndeRadio, introdotta dall’avvocato e mediatrice Alessia Cerchia. La mediazione tra pari è ampiamente diffusa negli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei e offre grandi possibilità di intervento e di formazione dei giovani, insegnando loro ad aggredire i problemi e non le persone e dunque contribuendo a prevenire le discriminazioni e il fenomeno della dispersione scolastica, che vede l’Italia maglia nera tra i Paesi dell’Unione europea.  “Ho avuto modo di conoscere l’attività della mediazione dei conflitti applicata in ambito scolastico – spiega la Garante Turino – e, alla luce dei positivi effetti prodotti, ritengo sia utile provare a mettere in piedi una rete per divulgare questa tecnica con il prezioso contributo delle associazioni che già se ne occupano”.Nel percorso di formazione dei giovani mediatori, uno strumento utilizzato è la pratica delle arti marziali, in particolare dell’aikido che, portando il praticante a sperimentare l'”aggressione”, il conflitto, lo stress all’interno di norme espresse, volte a tutelare l’integrità fisica ed emotiva di tutte le parti coinvolte, permette di imparare a conoscere e riconoscere i propri meccanismi difensivi e le migliori soluzioni al singolo problema. Il seminario affronterà anche questo aspetto.

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