Imprese in fase di stallo ma non (ancora) in recessione

Le imprese piemontesi per il secondo trimestre dell’anno sono sostanzialmente ferme sul livello basso di aspettative  del trimestre precedente. La ripresa non  c’è e neppure, a dire il vero, l’ulteriore svolta recessiva che l’analisi sul primo trimestre faceva supporre. La fotografia della situazione giunge dall’Unione Industriale di Torino. “Ci troviamo ancora in zona rossa – sottolinea il presidente degli industriali torinesi, Dario Gallina (nella foto)- non parliamo di ripresa ma di camminare sul fondo, e chi ci governa deve tenerlo ben presente. Siamo su un crinale dal quale si può risalire ma anche scendre più in basso: le politiche del Governo possono davvero fare la differenza”. Le imprese più piccole, fino a 10 addetti, nei settori cartaceo, tessile, ed edile sono quelle più in difficoltà, soprattutto nei territori di  Biella, Vco e Asti. Preoccupante anche l’evoluzione della Brexit, dato che  l’export piemontese in Gran Bretagna vale il 5% del totale, per 2,5 miliardi.
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