Immigrazione: terzo centro di prima accoglienza?

Mentre il governo è alle prese (in giro) con l’Europa, sul tema migranti si dibatte anche in Consiglio regionale.  “Finalmente si parla di integrazione e ben venga il coinvolgimento delle Regioni, cosa che finora non era avvenuta”. L’assessora regionale all’Immigrazione Monica Cerutti,  ha risposto con queste parole alla richiesta di comunicazione sul Piano nazionale per l’integrazione formulata dal capogruppo FdI, Maurizio Marrone.

Foto di Paolo Siccardi

L’assessora ha continuato dicendo che,  “il piano del ministero è ancora in fase di discussione. Ieri avrebbe dovuto esserci una riunione che però è stata rinviata. C’è già stato un lavoro comune che ha portato ad alcune modifiche, ma il piano è ancora aperto a modifiche. È prevista una norma finanziaria con un apposito fondo e dal piano generale dovranno poi dipendere dei piani specifici, vedremo se per questo ci saranno ulteriori risorse”.

Marrone ha evidenziato perplessità rispetto alla comunicazione in quanto l’Esecutivo piemontese, a suo parere, non difende la sostenibilità del proprio territorio già al limite, tant’è che in sede di confronto con il Governo centrale invece di essere alleata e sulle stesse posizioni delle principali Regioni del nord – Lombardia, Veneto e Liguria – contrarie al piano governativo, si ritrova alleata e isolata insieme con la Regione Sicilia.

La capogruppo della Lega nord, Gianna Gancia, nel suo intervento ha manifestato il timore che di fronte all’atteggiamento, a suo dire irresponsabile della Regione Piemonte e del Governo, si possa correre il rischio che i cittadini piemontesi si facciano giustizia da sé: una questione non umanitaria, nonostante la tradizione cristiana dei nostri territori, ma di profonda incapacità dei livelli di governo regionale e statale.

Il capogruppo del Movimento nazionale per la sovranità del gruppo Misto, Gian Luca Vignale, ha  lamentato l’impossibilità di proseguire un’attività di intervento in mare unica in una logica di accoglienza indiscriminata, come ormai rilevato persino da sindaci Pd, mentre a sostegno dell’Esecutivo regionale è intervenuto Marco Grimaldi, contestando la tesi dell’invasione, a suo parere cara alla retorica del centrodestra, citando i dati sul saldo demografico italiano e mettendo in guardia contro il pericolo di atteggiamenti di stampo razzista.

Ma Monica Cerutti questo pomeriggio è stata  anche in visita al Centro polifunzionale “Fenoglio” di Settimo Torinese, il centro di prima accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati, gestito dalla Croce Rossa Italiana.

«Le difficoltà nella gestione dell’accoglienza sono sotto gli occhi di tutti, ma credo sia importante dare spazio anche alle esperienze positive. L’obiettivo della Regione Piemonte è quello di ampliare la rete dell’accoglienza, ma senza imporla, di concerto con l’ANCI e le prefetture. È fondamentale accompagnare le amministrazioni locali nella costruzione di progettualità condivise. Il nostro sistema regionale prevede un secondo centro di prima accoglienza a Castello di Annone, in provincia di Asti, entrato in funzione da qualche settimana. Verificheremo nei prossimi mesi le necessità e la possibile localizzazione di un terzo centro di prima accoglienza sul territorio piemontese» – ha detto  Cerutti.

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