Il rischio come opportunità

Rappresenta un nuovo e indispensabile approccio gestionale, inteso come il processo attraverso il quale gli enti pubblici e privati gestiscono il rischio inerente alle proprie attività

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Paolo Pietro Biancone*

 

Imparare a gestire il rischio si può. La globalizzazione dei mercati ha influenzato i consumi, la produzione industriale e il benessere sociale, soprattutto nei Paesi ad economia avanzata. La creazione di valore è diventata sempre più difficile e le imprese devono confrontarsi con nuovi e mutevoli rischi, frutto di questo nuovo contesto competitivo. Tale nuovo scenario economico, caratterizzato dall’incertezza, ha costretto le imprese ad affrontare con più attenzione la gestione dei rischi. Inoltre, i cambiamenti in termini di competitività hanno incentivato lo sviluppo e l’adozione di nuovi approcci nella gestione del rischio al fine di migliorare le performances aziendali e la creazione di valore.

Il Risk Management rappresenta un nuovo e indispensabile approccio gestionale, inteso come il processo attraverso il quale gli enti pubblici e privati gestiscono il rischio inerente alle proprie attività. Le declinazioni del rischio sono innumerevoli, legate ad aspetti   giuridici, economici, sociali e anche reputazionali. È, quindi, necessario analizzare se e come i sistemi manageriali siano in grado di supportare le proprie aziende nell’evitare gli effetti negativi connessi a questi rischi. Risulta poi fondamentale discutere di come i modelli innovativi di gestione del rischio abbiano contribuito alla definizione di nuovi obiettivi. È indispensabile condurre un’analisi giuridica in modo da indirizzare adeguatamente tutti i prevedibili effetti generati dall’ampliamento del campo di applicazione del Risk Management. Esperti e studiosi internazionali di Risk Management si sono incontrati negli scorsi giorni a Torino in un convegno organizzato dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino per mettere sul tavolo di lavoro recenti progressi conseguiti nella misurazione e nella gestione dell’esposizione al rischio, ponendosi come obiettivo lo sviluppo di strumenti efficaci e di soluzioni innovative per la sua gestione.

Circa 80 ricerche scientifiche, 30 relatori di fama internazionali, rappresentanti del mondo aziendale e accademico hanno animato il dibattito su reputazione, responsabilità sociale, rischio fiscale, rischio tecnologico, rischio per le aziende pubbliche e private, rischio per le aziende sanitarie. E si è arrivati a una conclusione condivisa: si tratta di un tema di vitale importanza: per creare valore e cogliere le opportunità del business è necessaria la presenza costante, all’interno del sistema decisionale e di controllo delle organizzazioni, di competenze e attività dedicate. Con una importate precisazione: è errato pensare che il rischio sia solo negativo (downside risk). L’innovazione e la capacità di cambiamento sono per definizione portatori di rischio ma sono, allo stesso tempo, generatori di opportunità in grado di creare valore per l’impresa (upside risk). Assumere una valenza esclusivamente negativa del rischio potrebbe portare all’immobilismo decisionale e al non cogliere e al non costruire determinate occasioni che, nel tempo invece, potrebbero rivelarsi di successo. Di conseguenza, è errato pensare che evitare il rischio sia per definizione una strategia vincente.

 

*Professore ordinario di Economia Aziendale dell’Università di Torino

(Foto: il Torinese)

 

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