Il re è nudo

Il bambino urla: il re é nudo. Pochi istanti dopo il popolo rumoreggia e si mette a ridere. Così  anche il re capisce di essere solo ridicolo. Chissà perché questi nostri novelli re si schiantano prima e poi danno ragione a chi li avvertiva che si sarebbero schiantati? Chissà perché non ascoltano? Intelligenza o pressapochismo? Calcolo politico ed opportunismo o incapacità? Così a destra abbiamo tentato di dire che il Berlusca aveva fatto il suo tempo. Ma siamo stati bollati come invidiosi per i suoi successi nella vita. Abbiamo tentato di sostenere che Matteo Renzi era inadeguato e ci hanno accusato d’essere disertori. Abbiamo cercato di dire ad Articolo uno che era un po’ tardiva l’uscita dal pd e un errore mettersi con i novelli gruppettari e ci hanno accusati di essere qualunquisti.  O ai rifondaroli che il loro partito non ha più senso e ti apostrofano che tanto tu non sei più compagno e i tuoi genitori si ribaltano nella tomba. Se poi ai pentastellati si dice : chi semina vento raccoglie tempesta ti mortificano. Tanto tu sei del Pd. Ed il bambino della favola é diventato ragazzo, convinto sempre che il Re abbia sfilato nudo. Il popolo è spaesato e qualche re pensa di sfangarla. Ora però il paese vuole un governo.  Vi ha votati per governare non per ciondolare stancamente nei corridoi. E si affaccia timidamente la parola accordo, e prima della parola accordo trattativa. Sembra comunque che non sia possibile. Più dell’ ottanta percento del Pd pare sia totalmente indisponibile. Fa un certo effetto sentire Jacopo Fo dire che  il Pd in nome degli interessi del Paese deve sostenere un governo pentastellato. Deve, dopo tutti gli insulti? Ma non potevano immaginare quello che sarebbe successo? Sapevano della possibilità ma non gli conveniva preventivarlo. E la Meloni? Esprime il massimo. Prima chiama a raccolta i suoi e li fa giurare: nessun inciucio. Ora parleremo con i singoli deputati. Più di cinquanta dovrebbero cambiare casacca. Diciamolo così: 25 del pd e 25 pentastellati. Per loro non vale il tradimento degli elettori. Coerenza docet. Tutto difficile se non impossibile. Tutta colpa di questa allucinante legge. Sì, sicuramente allucinante, che ha complicato e non determinato un quadro politico in realtà troppo frammentato. Siamo nelle mani del presidente Mattarella. Sembra non essere il re nudo. Anche qui parliamoci chiaro, almeno per una volta la personalità scelta per tentare di ricomporre la situazione dovrà essere al di sopra della mischia. E i vari aspiranti premier facciano un passo in dietro. Ovviamente per il bene del paese. Se Mattarella non  riuscirà nel miracolo, se tutta la classe politica non contribuirà si torni a votare. Non è un dramma. Ma l’instabilità prolungata può trasformarsi in una tragedia.
Patrizio Tosetto
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