Il jazz “barricadero” dei Gogo Penguin

In collaborazione con Salone del Libro di Torino Sweet Life Society

 

 

Il jazz “barricadero” dei Gogo Penguin sarà il protagonista del live previsto per giovedi 18 maggio nello spazio Open Incet di Torino e firmato Jazz:Re:Found. Ormai celebri grazie a performance di successo, che dalla città natale li hanno portati ai palcoscenici di Londra, Parigi e Montréal, i Gogo Penguin si indirizzano ad un pubblico trasversale, che spazia dagli appassionati di jazz ad una audience più giovanile e più solita a pensare alla musica senza distinzioni e barriere fra i generi. Un live fortemente voluto ed inserito anche nel nuovo cartellone di eventi previsti per il Salone Internazionale del Libro OFF, all’interno del programma di Book Circus presentato dagli The Sweet Life Society.

 

Il live del trio inglese è inserito all’interno della rassegna “HeyDey”, la costola primaverile/estiva del Jazz:Re:Found, pensata per celebrare i dieci anni del festival e il viaggio che lo ha portato a crescere e a diventare un appuntamento internazionale. Una rassegna ricca di collaborazioni in cui l’ultimo appuntamento degli “HeyDey”, previsto per luglio a Milano, passerà il testimone alle previews autunnali della decima edizione di Jazz:Re:Found 2017.

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GOGO PENGUIN: http://gogopenguin.co.uk/

 

Ormai celebri grazie a performance di grande successo che dalla città natale li hanno portati ai palcoscenici di Londra, Parigi e Montréal, i GoGo Penguin – che hanno nel curriculum anche una nuova colonna sonora per il film-mito “Koyaanisqatsi” – si indirizzano ad un pubblico trasversale, che spazia dagli appassionati di jazz ad una audience più giovanile e più solita pensare alla musica senza distinzioni e barriere fra i generi. Le linee melodiche del pianista Chris Illingworth, d’influenza classica, vengono filtrate dall’energia “dance” del bassista Nick Blacka e dal batterista Rob Turner. Il trio piano-basso-batteria di Manchester propone un jazz moderno e contaminato da ritmi tipici della musica elettronica.

Ma non c’è un vero leader: ogni membro del gruppo s’ispira agli altri e ne adotta le idee. Se la strumentazione è quella archetipica del trio di pianoforte, con idee influenzate dal jazz e dalla musica classica, i loro ritmi sono di netta ispirazione elettronica. Da questo incontro fortunato è scaturito un suono unico e si presentano al pubblico con un affascinante repertorio di grande ricchezza emotiva. Un sound che è stato descritto come “elettronica acustica”, un termine che riassume perfettamente il loro modus operandi. “Molti dei pezzi di questo album sono iniziati come composizioni elettroniche che ho creato con sequencer come Logic o Ableton”, afferma il batterista Turner, “li ho poi proposti alla band trovando il modo di riprodurli acusticamente”.

Le influenze apparentemente disparate di elettronica, jazz e musica classica nel dna musicale dei GoGo Penguin risaltano in un suono immediatamente riconoscibile e convincente. “Man Made Object” è il loro ultimo lavoro, uscito lo scorso febbraio 2016 per l’etichetta Blue Note.

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GOGO PENGUIN

18 Maggio 2017 

Spazio Open Incet

via Francesco Cigna 96/17 

 

Ingresso gratuito

 

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