Il grande Basket visto dalla curva: FIAT Torino – Brescia

“Una Torino scettica rimane a bocca aperta per una squadra che sbalordisce, vince e convince, ottima in difesa e con un Banchi che orchestra la squadra come se l’avesse allenata da sempre! Ottimi tutti, forse una nota in più per Garrett e Akeem Olajannuzzi… (finalmente in fiducia e con buone iniziative). Ora il pubblico deve crederci un po’ di più e nonostante l’orario di ieri complicato seguire e sostenere la squadra anche in coppa!”… Già, questo è il commento di Simone dai Rude Boys che si riferiva alla partita di martedì scorso contro il Bayern Monaco, ma se pensiamo alla partita contro Brescia, potremmo quasi riapplicarlo, vista la qualità del gioco offerto dalla FIAT Torino in replica contro l’ormai ex-capolista… (tra l’altro, i tifosi di Brescia probabilmente non saranno scaramantici ma, insomma, un pochino se “la sono tirata” esponendo a Milano uno striscione con sopra scritto “credo che un sogno così non ritorni mai più” iniziando quindi una bella serie di quattro sconfitte in cinque partite…).

Continua quindi Torino a sorprendere gli scettici e tutti coloro che sperano in una sconfitta per poter dire “io l’avevo detto” come alcuni social riportano talvolta. In realtà molti commentatori indicano sempre come “serata nera” quella della squadra avversaria, ma ormai credo che sia giusto anche dare merito a Torino di aver fatto giocare male l’altra squadra e non serate sfortunate al tiro o “stanchezze” evanescenti”. Ormai è un fatto: Torino ha “annichilito” Milano, Reggio Emilia (in arrivo a Torino dopo 5 partite vinte in fila), il Bayern Monaco, e ora Brescia; non può essere un caso che contro Torino tutte le guardie avversarie siano scomparse, nell’ordine Theodore e Jerrels, Della Valle & Co., tutto il gruppo del Bayern, e buon ultimo Luca Vitali, apparso come semplice portatore di palla quando fino al giorno prima era dipinto come il novello Magic Johnson.

Diamo merito alla voglia di aiutarsi e le qualità difensive della FIAT e non solo delle capacità offensive che talvolta a Torino difettano ma che, quando si appalesano, rendono questa squadra quasi imbattibile.

“E che dire? Un Auxilium da 10 e lode trascinata da un Palaruffini calorosissimo, vero sesto uomo!”, questo il commento da Gianluca del Condove Club, che non può che essere condiviso visto il sostegno che la squadra ha trovato nei (pochi) momenti di difficoltà e che si vede necessita in quanto ormai più di un giocatore incita il pubblico, e sente il bisogno di un rinforzo in più trovandolo in ogni angolo (anche se un angolo in un palazzetto circolare è raro…) del campo di gioco.

E Simone aggiunge il suo commento anche per la partita di Brescia “Bravi tutti! Tutti bravi! Una Supertorino in cui è difficile trovare un migliore! Eccezionali e mai fuori concentrazione! Luca Banchi dirige come un’orchestra una squadra perfetta! Final 8! Grande Aux!”. E in effetti ormai il traguardo final 8 di coppa Italia è raggiunto con possibilità oscillanti tra il 5° e il 3° posto a seconda dei risultati dell’ultima giornata.

Sentendo i commenti televisivi in serata e i responsi giornalistici delle testate “più famose” bisogna però sottolineare una cosa: se Brescia fosse arrivata senza uno tra Vitali o Landry o similare… tutti a dare la colpa a questo fatto se avessero perso: ma Torino ha vinto senza quello che è una pedina superfondamentale per questa squadra, Trevor Mbakwe! E Torino ha vinto anche il confronto con i lunghi, tanto che coach Diana di Brescia ha tenuto molto in panchina i suoi lunghi fino a non farli più entrare a fine gara, tanta è stata anche in questo campo la superiorità dei nostri in questo ruolo: onore a Iannuzzi (finalmente grintoso e sorridente oltreché meritarsi ogni tipo di appellativo da Lebron a Olajuwon) e a Mazzola che continua a rivelarsi super prezioso spendendosi in ogni lato del campo. Il ritorno di Trevor aggiungerà ulteriore peso ad un reparto che continuando a giocare così diventerà un problema per tutti gli altri. Da ricordare e segnalare che contro Milano il reparto lunghi avversario aveva collezionato 13 falli commessi, quello del Bayern è sembrato normale e quello di ieri (Hunt e Ortner) una coppia di serie A2… .

“Vorrei rimarcare la prova di un giocatore spesso criticato: Iannuzzi; in due partite giocate in assenza di Mbakwe ha dimostrato di essere un valido giocatore di serie A, unendo qualità e quantità: il suo tiro dai 5 metri è ormai una “sentenza”ed in difesa non ha di certo sfigurato contro i lunghi di una squadra che punta all’Eurocup e contro quelli della squadra prima in classifica”, questo il commento tecnico di Mauro sulle buone prestazioni del nostro pivot che sta riemergendo alla grande!

“Merito a Torino di aver vinto una partita che sembrava impossibile facendo sembrare Brescia una squadra normale, e tutti, con un premio a parte a Patterson e Sasha, hanno fatto benissimo!” commento di Giovanni settore giallo. Chicche della serata: passaggio dietro la schiena di Sasha a Patterson nel primo quarto per un tiro da tre e lo splendido passaggio da top ten di Garrett per l’ultimo canestro della partita di Lamar, quasi una forma di rivalsa sportiva contro chi per tutta la partita non ha lesinato muscoli e mani addosso senza quasi mai vedersi fischiato fallo e, anzi, addirittura condonato per un’entrata “per far male” non ben vista dagli arbitri nell’ultimo minuto.

“Non pensavo che fosse possibile replicare la partita con il Bayern, ma il cuore messo in campo da tutti i giocatori è stato più forte delle avversità, non solo Trevor ma anche Washington a mezzo servizio. Bravi tutti e soprattutto Banchi, che sta dirigendo alla grande!” dice Sabrina dalla curva Guerrieri, e bisogna dire che se si gioca così sarà dura per tutti gli altri!

“Il mio più che un commento è un appello ai giocatori… che “si vogliano bene” tra di loro per costruire qualcosa di importante perché le qualità ci sono. Serve un gruppo unito con una mentalità vincente. Siamo sulla buona strada, direi, soprattutto dopo le ultime due vittorie casalinghe”. Questo il commento di Stefano, da tempo nel mondo del professionismo sportivo che ben comprende come solo la tecnica non basta per vincere, ma anche una salda unione e voglia di “soffrire” sia fondamentale.

Per ultimo, ma non ultimo, …un piccolo encomio anche a Poeta che ha effettuato un’entrata che credo vada al top delle azioni effettuate in maglia gialloblu con cambio di mano in volo da vero fuoriclasse! Se torna anche lui al suo livello allora Torino può guardare più lontano!

Paolo Michieletto

 

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