Economia “domestica”: i torinesi spendono di più, il 50% per la casa. Ma gli sfizi sono pochi

Da sottolineare che, rispetto a 20 anni fa, si registra un forte calo delle famiglie che riescono a risparmiare
Cresce per il secondo anno  la spesa dei torinesi,  ma la concessione agli sfizi e’ scarsa fino a toccare  i livelli pre-crisi. Più del 50% della cifra complessiva è legato ai costi dell’abitazione, che  in 20 anni sale del 14%. I consumi sono  più salutari con aumento  di frutta, verdura e pesce. Crescono i pasti da asporto e quelli consumati al ristorante, così come gli acquisti di seconda mano e l’e-commerce. A fornire questi dati e’  l’analisi annuale della Camera di Commercio sui consumi 2016 sotto la Mole. Purtroppo l’effetto della crisi e’ ancora evidente nei settori abbigliamento e calzature, consumi sanitari e culturali. Ma il calo potrebbe essere in parte spiegato con il ricorso a canali alternativi che offrono prezzi inferiori, oltre che con l’aumento di offerta culturale gratuita. Da sottolineare che, rispetto a 20 anni fa, si registra un forte calo delle famiglie che riescono a risparmiare. 
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