I 40 anni di “Progetto Cantoregi”

Sabato 28 ottobre, ore 18

Chiesa di Santa Croce, via Morosini 3, Racconigi (Cn)

 

Quarant’anni di attività dedicata soprattutto al teatro di impegno sociale e civile e a spettacoli, mostre, allestimenti scenici e rappresentazioni capaci di raccontare il nostro Paese attraverso le storie di uomini e donne che hanno lottato per i diritti e la dignità civile. Spesso coinvolgendo nei diversi progetti la cittadinanza, le scuole e le fasce più deboli della società. Per festeggiare i suoi quarant’anni di attività, la compagnia carignanese “Progetto Cantoregi” organizza un incontro (aperto a tutti) a Racconigi – città che è stata sede e partner di numerose iniziative, a partire dal festival teatrale estivo “La Fabbrica delle Idee” che dal 2001 si svolge nel parco dell’ex Ospedale psichiatrico del paese –sabato 28 ottobre alle ore 18 nella Chiesa di Santa Croce in via Morosini, 3. L’incontro, svolto con il patrocinio e la collaborazione dell’amministrazione civica, è stato progettato per dare la possibilità ai protagonisti, ai collaboratori, ai volontari e ai cittadini di raccontare aneddoti, storie, emozioni legate al proprio coinvolgimento nelle iniziative di “Progetto Cantoregi”. L’attività della compagnia prende il via nel 1977 (nel 1999 l’approdo a Racconigi e l’inizio di collaborazioni che investono l’intero sistema sociale del luogo), grazie all’idea del regista e autore Vincenzo Gamna di creare un teatro popolare capace di coinvolgere tutta la comunità nelle varie fasi di preparazione e realizzazione di una pièce, una sorta di autodramma sul modello del gruppo del “Teatro Povero” di Montichiello in Val d’Orcia. «Progetto Cantoregi – spiega il presidente Marco Pautasso – trae la propria denominazione da un progetto, commissionato dai Savoia nel XVIII secolo, per la costruzione di un teatro nella città di Carignano, ideato dall’architetto Pietro Maria Cantoregi. Assumendo il nome di Progetto Cantoregi, la compagnia ha inteso affermare la propria vocazione progettuale, volta ad una teatralità popolare, vagante, senza fissa dimora, come in una perenne bohème di ricerca. Le sue proposte espressive si ispirano in particolare alla storia contadina e degli eroi del quotidiano».Fiore all’occhiello di “Cantoregi” è sicuramente, a partire dal 2001,  “La Fabbrica delle Idee”, che ha permesso di portare nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di Racconigi le più importanti realtà italiane del teatro sociale e di impegno civile: da Ascanio Celestini a Moni Ovadia, via via fino a Giovanna Marini, alla Banda Osiris, al Teatro delle Albe, al Teatro Sotterraneo e a Lucia Calamaro. Dal 2001 al 2010, inoltre, Progetto Cantoregi ha ideato e curato le mostre invernali al castello di Racconigi (dove nacque l’ultimo re d’Italia), volte a valorizzare e a trasmettere i contenuti di arte e di storia della residenza sabauda, portando nelle sale e nel giardino del castello migliaia di visitatori dal Piemonte e da tutta Italia, grazie alla sensibilità di Mirella Macera, allora direttrice del castello.   

g.m.

 

Info: 338.3157459 – www.progettocantoregi.it – info@progettocantoregi.it

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Nelle foto:

– “Voci erranti”

– “Fa che sia seta”
– “Le acque hanno i volti”
– “De senectute”

 

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