Grimaldi: "La giusta retribuzione non può restare un principio astratto"

Presentata in aula un’interrogazione a risposta urgente, a firma Marco Grimaldi, sulla vicenda dei lavoratori delle pulizie dell’ospedale Maria Vittoria, che il 28 settembre hanno scioperato in blocco incrociando le braccia. La ragione? Il ritardo con cui da mesi ricevono gli stipendi, già ridotti all’osso, dato che questa situazione segue il taglio delle ore dei contratti, prevalentemente part-time

 

GRIMALDILe aziende Epor, Lux, Barbara B, Lucento, Pdp hanno vinto l’appalto da AslTO2 per 23 miliardi di euro, ma quest’ultima avrebbe affittato il suo ramo d’azienda alla ditta DM, causando i disagi economici all’origine dei ritardi. Mercoledì lavoratori e sindacati si rivolgeranno alla Prefettura di Torino. I dipendenti denunciano la riduzione del 40 per cento delle ore lavorative (da 20-25 ore a 10-15) con uno stipendio medio di 350 euro al mese (che talvolta scende a 200), in ritardo di due mesi, e la riduzione del materiale di pulizia – dai sacchi ai detersivi – indispensabili per il loro lavoro e per garantire la sicurezza dei pazienti. Tuttavia quella odierna è l’ennesima interrogazione di Grimaldi sul medesimo oggetto: le condizioni umilianti dei lavoratori degli appalti Asl.

 

“Mi domando” – dichiara il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi – “come si possa chiedere a una persona di lavorare per uno stipendio al di sotto di ogni soglia di dignità, senza per di più garantirne il versamento nei tempi stabiliti.  La mozione n. 229, votata dal Consiglio Regionale, sulla giusta retribuzione e il rispetto dei criteri stabiliti dai contratti collettivi nazionali maggiormente rappresentativi, per tutti gli appalti a partecipazione regionale, dovrebbe servire proprio a far cessare queste situazioni inaccettabili. Sottolineare l’autonomia delle Asl e invitare i direttori a monitorare non basta più; bisogna prendere sul serio il diritto dei lavoratori alla giusta retribuzione e fare in modo che sia rispettato. I direttori delle aziende sanitarie hanno il dovere di vigilare e, se i capitolati non vengono rispettati, di revocare gli appalti. Diversamente non resterà che chiedere alla Giunta una commissione di inchiesta sullo stato degli appalti nelle Asl”.

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