Sei forconi non bastano per fare la rivoluzione

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Erano molto più numerose le forze dell’ordine intervenute per prevenire i disordini che si erano verificati lo scorso anno

 

Quattro gatti alla manifestazione di protesta del movimento dei Forconi organizzata a Torino e nella  provincia. In piazza Crispi si sono presentate 6 (sei) persone e in piazza Togliatti a Rivoli 5. Più o meno stessa sorte per i presidi, a Pinerolo e a Nichelino. Erano molto più numerose le forze dell’ordine con lo scopo di prevenire i disordini che si erano verificati lo scorso anno. Non c’è stato quindi alcun problema per la circolazione e tanto meno  per l’ordine pubblico.

 

Il movimento era sorto qualche anno fa al centro – sud Italia da un’associazione di agricoltori, pastori, allevatori che si definiva “apartitica”, al cui interno, però, erano presenti  alcuni esponenti di Forza Nuova e dell’estrema sinistra. Già nel 2011 organizzarono serrate, scioperi e blocchi stradali, soprattutto in Sicilia. Fu grazie all’adesione degli autotrasportatori e degli ambulanti che attuarono la paralisi del trasporto su gomma dell’intero Paese e dei rifornimenti di carburante.

“Oggi il Movimento dei Forconi e’ morto”: significative le parole di Giuseppe Tano, leader del Movimento Barriera Libera Derna. Cinque o sei forconi non bastano per una rivoluzione.

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