FIAT Torino – Armani Milano, una gran bella vittoria

Torino non delude, e quest’anno, a parte qualcuno che forse non segue fino in fondo lo sport, non si può che considerare che il grande basket passerà anche da qui. Vincere sempre è un privilegio di pochi, ma essere secondi dopo dieci giornate dovrebbe far riflettere anche coloro a cui piace sempre solo criticare, forse anche perché, parafrasando un pochino la canzone di Marinella “… son tutti bravi a dar buoni consigli solo perché non possono dare “alcun esempio”… Lo sport giocato domenica tra Torino e Milano è stato ad un livello di intensità probabilmente mai visto dalle nostre parti: qualcuno potrà pensare a tanti errori, ma se ci si rendesse conto della velocità a cui si gioca, si potrebbe comprendere come non sia facile tirare dopo aver corso per liberarsi di montagne umane piene di muscoli che si muovono veloci quasi come un Bolt… o essere subito lucidi dopo aver corso per impedir loro di tirare. Torino dopo tre quarti ha tenuto Milano a soli 35 punti! Comunque, anche se c’è chi, come me, preferisce le partite da 100 punti, questa non è stata una brutta partita, ma forse quella della consacrazione ad alto livello di Torino, sperando solo che possa resistere fisicamente, perché l’alta intensità logora, ma è solo quella che ti permette di vincere. Una domenica come questa non poteva lasciare indifferenti i tifosi della FIAT Torino e quindi per riuscire a dare a tutti uno spazio, sarò costretto in alcuni commenti a fare delle sintesi.

“In una Torino gelida, più di 5000 persone hanno riscaldato un Pala Ruffini già soldout. La coreografia dei tifosi gialloblù è semplice ma efficace con le bandierine gialle a colorare il palazzetto alla presentazione delle squadre mentre durante la partita il tifo della curva ha trainato più volte tutti i settori, complice anche l’ottima prova della squadra. Poco di più di una ventina gli Ultra di Milano, che però riescono a farsi sentire nonostante la bolgia”, ci scrive Vincenzo, e infatti oltre al tifo oltremodo corretto e caldo di Torino è da segnalare come forse Milano non abbia un appeal come una volta, quando da Milano arrivavano in tanti e un po’, anche se sembra strano dirlo, ci sono mancati: un derby senza tifoseria avversaria al completo è un po’ meno … derby. “Torino finalmente ritrova lo spirito di gruppo; gran difesa, ottime penetrazioni di Lamar e un Andrè Jones in ottima serata! Grande prestazione di Deron (Washington) presenza ovunque: siamo tornati sulla strada giusta! Go Aux”, il commento di Simone dalla curva. “Per chi non se ne fosse accorto, mancava uno striscione che ha toccato migliaia di persone. ASIA VIVE, Purtroppo, questo, che rappresenta l’incarnazione di una piccola bimba scomparsa a soli 11 anni, non si è potuto esporre. Il settore 208 si è limitato a tifare per i nostri colori senza insultare nessuno. Nel mio silenzio glaciale un grazie a tutti coloro che hanno avallato la nostra scelta” ci scrive Mirko che aggiunge e chiede solo di poter inviare ancora un messaggio a sue due più che amici , anzi fratelli “Questo è lo striscione che ho tatuato nel cuore: Ivan e Thomas non mollate!” .

La speranza è che Torino possa divenire esempio del tifo e bisogna dire che tutta la curva è degna corollario di questa squadra, che riconosce al pubblico il valore di sesto uomo, dove Vujacic sembra essere il “capopopolo” e dove la passione per i colori gialloblu dovrebbe essere unica, anche se ognuno a suo modo… . Massimiliano commenta dalla curva blu “Partita durissima non bella a vedersi ma meno male che l’abbiamo vinta”, e che sia stata dura è innegabile. Sabrina commenta: “la partita perfetta, a parte qualche piccola appannatura di Poeta, superiori a tutti Mbakwe (ha caricato anche se non solo lui di falli i “lunghi” di Milano) in fase offensiva, e Washington   su tutto il campo. E finalmente Patterson sembra essere ai suoi livelli”.La squadra intera sembra essere finalmente sugli scudi! E anche se a volte si “oscurano” si rendono utili sotto altre forme, come Garrett, il cui ruolo di direttore di orchestra lo ha gestito veramente bene, basta vedere anche la difesa dove (in collaborazione con gli altri) le guardie di Milano sono state sicuramente molto meno positive “…Torino è determinata questa sera. Sasha (Vujacic) chiede il sostegno a più non posso da parte del pubblico. E il pubblico è tutto in piedi e la squadra risponde giocando alla grande e finalmente si porta a casa questa vittoria tanto voluta e tanto desiderata. E anche la panchina vive un’altra atmosfera: Davide Parente che sostiene i compagni pronto ad un abbraccio o ad una parola che carica, e anche Okeke fa la sua parte! Bella la nostra Torino” il commento di Barbara! Giovanni dal settore Giallo Distinti segnala: “ Torino c’è, anche se sembrava avesse già finito, ma Torino ha un’anima e forse da stasera si può sperare in qualcosa di buono!” Sicuramente la strada per la vittoria finale la può completare solo chi vince, e quindi, aspettiamoci una via difficile da trovare, ma anche essere pronti ad apprezzare lo sport per quello che è: una competizione in cui tutti danno il massimo per vincere, e nel basket, la partita ha sempre un solo vincitore, ma se i contendenti hanno dato il massimo, nulla si può rimproverare a chi perde, anche se noi speriamo sempre che sia l’altra squadra… !

Paolo Michieletto

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