Economia, l’export piemontese va così così

OPERAIO LAVOROIl Monitor dei Distretti del Piemonte, realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che analizza l’attività di export nel I trimestre del 2016, rileva le seguenti principali evidenze:

  • Dopo un 2015 di forte crescita, i distretti piemontesi hanno accusato – per la prima volta dal 2010 – un lieve calo delle vendite estere (-1,6% tendenziale), mostrando comunque un andamento migliore rispetto all’intero manifatturiero piemontese (-7,2%).

  • Risultati fortemente positivi sono stati ottenuti dalle Macchine tessili di Biella (+12,6%) che stanno riconfermando il trend positivo che le ha viste chiudere il 2015 con un +18,9% rispetto al 2014. Bene anche il distretto del Caffè, confetterie e cioccolato torinese (+7,4% rispetto al primo trimestre 2015), la Rubinetteria e valvolame Cusio-Valsesia (+2,2%) e i Dolci di Alba e Cuneo (+1%).

  • In leggera diminuzione le esportazione del Tessile di Biella (-1,6%, risultato dovuto al comparto dell’abbigliamento, mentre tessile e filati hanno avuto un risultato positivo), della Nocciola e frutta piemontese (-2%), dei Casalinghi di Omegna (-2,8%), dei Frigoriferi industriali di Casale Monferrato (-3,6%) e dell’Oreficeria di Valenza (-3,7%). Maggiore la diminuzione dei flussi di export per il Riso di Vercelli (-5,1%) e i Vini delle Langhe, Roero e Monferrato (-8,4%). E’ comunque doveroso sottolineare che il distretto del vino negli ultimi 10 anni ha avuto un trend di export positivo, che ha visto salire il valore delle esportazioni da 756 milioni di euro del 2006 al miliardo e 238 milioni di euro registrate a fine 2015, posizionandosi al 4° posto per crescita negli ultimi 10 anni tra i distretti italiani del vino (+64%)

  • Le esportazioni verso i nuovi mercati hanno registrato un leggero incremento tendenziale (+0,6%). Le esportazioni verso i mercati maturi hanno subito una lieve diminuzione (-2,5%) a causa della flessione delle esportazioni verso la Svizzera e il Regno Unito. Buona evoluzione delle vendite verso Germania, Stati Uniti e Francia.

  • Nella seconda parte dell’anno l’export dei distretti dovrebbe tornare in territorio positivo, grazie alla spinta di Stati Uniti e mercati europei e a un’evoluzione meno sfavorevole sui mercati emergenti, dove il recente rimbalzo delle quotazioni petrolifere allenterà le pressioni sulla bilancia del pagamenti, con effetti positivi sulla crescita globale. Le imprese dei distretti potranno inoltre contare maggiormente sulla domanda interna, sia di beni di consumo (trainati dalla ripresa del reddito disponibile e dal miglior andamento del mercato del lavoro) sia di beni di investimento, che favoriscono le imprese più piccole, meno orientate all’export.

  • Nei primi cinque mesi del 2016 rallentano le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) – ordinaria, straordinaria, in deroga – in tutti i distretti e poli piemontesi. I dati vanno comunque letti con molta attenzione, l’evoluzione degli ammortizzatori sociali è fortemente influenzata dai cambiamenti normativi introdotti nell’ultimo biennio.

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