E’ polemica politica dopo i disordini di piazza Santa Giulia per i controlli sugli alcolici

Si è scatenato il dibattito tra le forze politiche sui disordini di ieri notte in piazza Santa Giulia. “È inaccettabile che si verifichino scene come quelle viste ieri sera  ed è intollerabile sia che dei controlli predisposti dalla Questura trovino resistenza violenta sia che sfocino in disordini coinvolgendo anche persone che stavano trascorrendo una normale serata all’aperto e i gestori degli esercizi commerciali”. Così a nome della Città di Torino l’assessore alla Sicurezza, Roberto Finardi, che esprime “vicinanza agli agenti feriti e anche ai comuni cittadini e ai lavoratori coinvolti”.

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“Il PD di Torino è solidale con gli agenti di polizia aggrediti in piazza Santa Giulia mentre svolgevano controlli a tutela della sicurezza di tutti i cittadini” afferma il segretario cittadino  del Partito Democratico Fabrizio Morri che aggiunge “. Siamo preoccupati per la crescente tensione che si sta registrando a Torino e per l’incapacità della Sindaca Appendino e della sua Giunta di gestire con buon senso e responsabilità una situazione che potrebbe aggravarsi. Siamo sinceri: dopo i tragici fatti del 3 giugno l’unica risposta data è la discutibile ordinanza sugli alcolici. Davvero troppo poco. In piazza San Carlo si è consumata una tragedia, è morta una giovane donna, ci sono stati centinaia di feriti e il bilancio avrebbe potuto essere ancora più drammatico. Eppure, ad oggi non si è fatta ancora chiarezza su cosa non ha funzionato e su chi ricadano le responsabilità del disastro. Abbiamo sempre avuto fiducia nella magistratura ma sorprende vedere che a Roma la Sindaca è indagata per abuso d’ufficio mentre a Torino, dove si è rischiata una strage, non vi sono ancora indagati. Leggiamo di difficoltà a ricostruire la catena di comando, di lacune, di buchi neri, e, pur nella consapevolezza della difficoltà e della delicatezza della vicenda, non vorremmo che anche la verità finisca in un buco nero. E con essa i nomi dei responsabili”.

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Per la Sinistra Italiana “c’è qualcosa di molto inquietante. Cosa c’entrano i poliziotti in assetto antisommossa con il rispetto di un dispositivo amministrativo? Non basterebbero dei controlli della polizia municipale sui venditori abusivi e sugli esercizi sottoposti alle restrizioni? Sono giustificabili i controlli a tappeto sui consumatori effettuati con una tenuta e dei metodi che non possono che generare paura e inquietudine nelle persone? In questa situazione, per quanto le cariche indiscriminate in mezzo alla “movida” siano intollerabili, non abbiamo alcuna intenzione di prendercela con dei singoli agenti chiamati a svolgere il solito ingrato compito, e troviamo ancora più grave che le scelte sbagliate di sicurezza e gestione amministrativa di questi fatti si siano scaricate su gente inerme e cittadini che vorrebbero vivere in pace e sicurezza i propri spazi e il proprio tempo libero. Per questo siamo vicini a chi ieri è rimasto ferito. Cara Sindaca, questo non è un nuovo inizio. Caro Questore, se le sue priorità sono dialogo e prevenzione, siamo molto distanti dall’obiettivo. Non siamo come “tori a Pamplona”, c’è bisogno di dire che tutto questo non è ineluttabile, c’è sempre tempo per ripensarci ed evitare altre notti di paura. Per questo, nelle prossime ore, tutti noi saremo impegnati ad aprire un dialogo con la cittadinanza e le forze sociali e politiche per evitare che si ripetano episodi come quello di ieri, e superare provvedimenti amministrativi inutili e dannosi, ” sostengono Andrea Aimar Segretario Provinciale di Sinistra Italiana e Marco Grimaldi,  Segretario Regionale.

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Ancora una volta Torino è stata teatro di scontri e violenze assurde, inammissibili. Scontri e violenze scatenate ieri sera a seguito dello stato d’assedio in cui è stata posta Piazza Giulia e quartieri limitrofi dalle forze di polizia intervenute in tenuta antisommossa. La motivazione: far rispettare l’inutile ordinanza proibizionista della Sindaco Appendino che fa divieto di consumo di alcolici da asporto dalle ore 20. Ma a qualcuno sembra normale che i controlli vengano effettuati da pattuglie di poliziotti in tenuta antisommossa con tanto di scudi? Che vengano fatti oggetto degli scontri in maniera del tutto indiscriminata giovani, cittadini, avventori? No che non è normale! Un intervento di questo genere non può che suonare provocatorio e suscettibile di ingenerare tensioni e proteste del tutto prevedibili e anche legittime. Siamo al limite di una stato paranoico. Dopo aver svicolato sulle proprie responsabilità circa i gravi accadimenti di piazza San Carlo del 3 giugno, ci sono istituzioni che reagiscono con un inasprimento repressivo delle condotte sociali e dei conflitti che attraversano una città interessata oltre che da crescenti disuguaglianze, disagio sociale, da domande di socialità e cambiamento. La strategia del controllo sociale fondato sulla militarizzazione della città e l’escalation dell’uso della forza oltre che ingiusta, antidemocratica, è una strategia fallimentare. Chiediamo di fermarsi in tempo prima di fare ulteriori danni. Chi ha suggerito e ordinato l’assedio militare di Piazza Giulia e scatenato cariche violente deve andarsene a casa!” sostiene Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se Torino.

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Per Fratelli d’Italia interviene Giorgia Meloni: “Ieri sera a Torino gli agenti delle Forze dell’Ordine, impegnati nel controllo del territorio nelle aree più frequentate dalla movida, sono stati picchiati e aggrediti dagli antagonisti dei centri sociali. Siamo di fronte ai soliti quattro imbecilli figli di papà che giocano a fare la rivoluzione spaccando qualche vetrina e organizzando guerriglie urbane. Ma è ancor più grave che tutto questo accada nell’indifferenza dell’amministrazione M5S e del sindaco Appendino: i grillini si confermano l’altra faccia della sinistra e tollerano che questa gente possa fare quello che vuole. Fratelli d’Italia presenterà un’interrogazione parlamentare urgente al ministro dell’Interno Minniti: i centri sociali occupati di Torino vanno sgomberati immediatamente. Basta con le zone franche e solidarietà agli agenti feriti: noi siamo con loro e con tutti i torinesi perbene che non sopportano più di essere ostaggio di anarchici, antagonisti e cialtroni vari.”

 

(foto: il Torinese)

 

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