“Doniamo a chi si dona” per i 35mila preti diocesani

don-angiolinoPer la TV e il web nuove immagini sulla vita e la missione dei sacerdoti. Come don Angiolino Cobelli a Rivoli che ha promosso la realizzazione di un orto parrocchiale per sostenere le famiglie con problemi economici

 

Un mese con i sacerdoti, annunciatori del Vangelo in Parole ed opere nell’Italia di oggi, promotori di progetti anti-crisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione. Come ogni anno torna la campagna di comunicazione per le Offerte Insieme ai sacerdoti destinate al sostentamento del clero diocesano. C’è un’intera comunità con il suo parroco al centro del nuovo spot tv sulle Offerte, con l’oratorio e gli abitanti del quartiere. Nel filmato una bambina del catechismo segue il sacerdote nella sua giornata tipo, dalle visite agli anziani alla pastorale giovanile, dal soccorso ai più poveri all’altare dove eleva il calice. “Doniamo a chi si dona” è la sintesi della campagna 2016 della Chiesa italiana. Uno spot per tornare a sottolineare l’impegno quotidiano di ogni “buon pastore” che ha scelto di essere al servizio del Vangelo e degli uomini, in ogni situazione, dalle più normali a quelle umanamente più problematiche. Alla fine dei 15 e 30 secondi una voce recita: “Doniamo a chi si dona” con un invito a donare attraverso il sito www.insiemeaisacerdoti.it. Qui, oltre a tutte le informazioni sulle Offerte Insieme ai sacerdoti (storia, dati, modalità per donare, ecc.), è interessante seguire, nell’arco delle 24 ore, la laboriosa giornata di alcuni sacerdoti.

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Tante immagini reali ed emozionanti, che accompagnano il visitatore nella vita di coloro che sono chiamati ad annunciare la buona novella con la parola e le opere. “Tutti coloro che apprezzano l’operato dei sacerdoti sapranno che possono contribuire al loro sostentamento. Ogni Offerta, anche di minimo importo, è un aiuto concreto verso di loro” spiega Matteo Calabresi, responsabile del Servizio promozione della CEI.  Tra i 35 mila preti diocesani sostenuti nella loro missione con le salsasiochiesaOfferte per il sostentamento ci sono sacerdoti come Don Angiolino Cobelli, parroco di San Bartolomeo Apostolo a Rivoli che ha promosso, insieme al gruppo Caritas locale, la realizzazione di un orto parrocchiale per sostenere le famiglie con problemi economici. È stato utilizzato un terreno di circa mille metri quadri annesso alla chiesa, alle pendici della collina di Rivoli. Gli ortaggi coltivati e raccolti da quattro anni vengono distribuiti alle famiglie in difficoltà seguite dai volontari. «Il nostro obiettivo – spiega don Angiolino– non è solo quello di produrre verdure. Con quest’idea si vuole coinvolgere chi ha bisogno di aiuto, facendolo sentire utile attraverso il lavoro pratico, in modo che non si senta assistito, ma partecipe in qualche misura del proprio sostentamento. Inoltre l’orto è un mezzo anche per impegnare qualche adulto rimasto senza lavoro in modo proficuo e a servizio degli altri. Sono molte le persone che in vari modi appoggiano questa attività. Anche don Cobelli quando le incombenze parrocchiali glielo consentono indossa tuta, scarpe da contadino e imbraccia vanga e zappa: sì perché nell’orto di San Bartolomeo non si usano utensili meccanizzati ma i tradizionali mezzi di coltivazione, più impegnativi, ma che rendono meglio il valore anche simbolico del sudore della fronte con cui ci si guadagna da vivere. I prodotti dell’orto vanno ad integrare le due distribuzioni mensili di pacchi viveri a cura della Caritas parrocchiale nonché quella settimanale di pane, messo a disposizione da un vicino ipermercato. Sulle reti nazionali per 3 settimane, e per tutto il 2017 su TV 2000, l’invito a domandarsi da dove vengono le risorse per sostenere i sacerdoti e donare un piccolo contributo, verrà anche dallo spot girato a basso costo nelle versioni da 15 e 30 secondi. Da un’idea di Alessandro Sortino, il filmato è stato realizzato da Giuseppe Carrieri. Direttore della fotografia è Giancarlo Migliore e fotografa di scena Giorgia Benazzo.

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Gli spot in formato web verranno promossi anche su Facebook: www.facebook.com/insiemeaisacerdoti. La pagina è molto seguita e racconta la missione dei sacerdoti attraverso storie vere presentate ogni mese nello spazio “Insieme a Don” con foto, interviste, documentari. Tutte queste iniziative, promosse dal Servizio Promozione Sostegno Economico della CEI, hanno come obiettivo quello di continuare a diffondere la conoscenza delle Offerte Insieme ai sacerdoti destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero, strumento chiesa torinoperequativo e di solidarietà nazionale scaturito dalla revisione concordataria del 1984, per sostenere l’attività dei sacerdoti diocesani. Infatti da circa 30 anni i sacerdoti non ricevono più lo stipendio dallo Stato ed è responsabilità di ogni fedele partecipare al loro sostentamento, anche attraverso queste Offerte. Le offerte sono deducibili e si possono versare tramite conto corrente postale, bonifico bancario, con un contributo diretto agli Istituti diocesani sostentamento clero e con carta di credito, anche attraverso il sito web www.insiemeaisacerdoti.it.

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Le Offerte per i sacerdoti sono diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, perché espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. Dal proprio parroco al più lontano. Ogni fedele è chiamato a parteciparvi, a nome proprio o della propria famiglia. L’Offerta è nata come strumento di comunione tra sacerdoti e popolo di Dio, e delle parrocchie tra loro. Per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nel quadro della ‘Chiesa-comunione’ delineata dal Concilio Vaticano II. Le donazioni vanno ad integrare la quota destinata alla remunerazione del parroco proveniente dalla raccolta dell’obolo in chiesa. Ogni curato infatti può trattenere dalla cassa parrocchiale una piccola cifra (quota capitaria) per il suo sostentamento, pari a circa 7 centesimi al mese per abitante. In questo modo, nella maggior parte delle parrocchie italiane, che contano meno di 5 mila abitanti, ai parroci mancherebbe il necessario. Le Offerte e l’8xmille vengono allora in aiuto alla quota capitaria. L’8xmille oggi è strumento ben noto e non costa nulla di più ai fedeli. Le Offerte invece sono un passo ulteriore nella partecipazione: comportano un piccolo esborso in più, ma indicano una scelta di vita ecclesiale. Tuttora le Offerte coprono circa il 3% del fabbisogno, e dunque per remunerare il clero salvario chiesa2diocesano bisogna ancora far riferimento all’8xmille. Ma il loro significato indica un’ulteriore consapevolezza e partecipazione alla vita di tutte le comunità italiane, oltre che della propria. I contributi versati vengono inviati all’Istituto centrale sostentamento clero di Roma, che li distribuisce equamente tra i preti diocesani. Assicura così una remunerazione mensile che va dagli 870 euro netti al mese per un sacerdote appena ordinato, fino ai 1.354 euro per un vescovo ai limiti della pensione. Le Offerte oggi sostengono anche circa 3 mila preti ormai anziani o malati, dopo una vita spesa per il Vangelo e per i fratelli, oltre che circa 600 missionari nel Terzo Mondo. Il contributo è deducibile fino ad un massimo di 1.032,91 euro l’anno.

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Per maggiori informazioni e approfondimenti consultare il sito:www.insiemeaisacerdoti.it.

 

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