Divieto Euro 3 diesel, dibattito in Comune

DALL’UFFICIO STAMPA DI PALAZZO CIVICO

L’assessore alle politiche per l’ambiente Alberto Unia ha risposto, questo pomeriggio in Sala Rossa, ad una richiesta di comunicazioni di Fabrizio Ricca (Lega Nord) riguardante il blocco della circolazione dei veicoli alimentati a gasolio “euro3”. Nel suo intervento, Unia ha risposto anche al question time proposto da Silvio Magliano (Moderati) “Blocco della circolazione e ministri di culto: semplice disattenzione dell’amministrazione o intenzione consapevole di limitare la libertà di culto?” e all’interpellanza presentata da Monica Canalis (PD): “Quali comunicazioni istituzionali alla popolazione torinese per il blocco euro 3 diesel”.

Alberto Unia ha dettagliato il suo intervenendo rispondendo inizialmente al consigliere Magliano: “La mancata presenza della deroga ai ministri di culto nasce dalla necessità di allinearsi alle decisioni e ai provvedimenti presi dal Tavolo di coordinamento sulla qualità dell’aria di Città metropolitana. Il criterio di individuazione della lista di deroghe è stato quello di contemplare le situazioni di reale necessità per i quali non è possibile l’utilizzo di mobilità alternativa. E come Città possiamo solamente restringere ulteriormente le deroghe, non renderle più ampie”. L’assessore alle politiche per l’ambiente ha quindi risposto alla consigliera Canalis: “Il provvedimento di limitazione al traffico è stato deciso sulla base dell’Accordo padano recepito dalla Regione Piemonte nell’ottobre del 2017 e stabilisce il divieto per i veicoli fino ad euro 3 diesel nelle aree urbane con popolazione superiore a 20mila residenti. Torino, nel recepire la normativa ed applicare il divieto ha dato comunicazione, nell’ottobre del 2017 delle misure che sarebbero entrate in vigore dall’ottobre di quest’anno. Nel giugno 2018 sono poi iniziati i lavori del Tavolo di coordinamento sulla qualità dell’aria di Città metropolitana che, in più riunioni, ha concordato uno schema complessivo di limitazioni del traffico. Della comunicazione ufficiale di questa serie di provvedimenti si è fatta carico la Città metropolitana che, a giugno, luglio e settembre di quest’anno, con altrettanti comunicati ufficiali ha specificato le caratteristiche delle misure approvate”.Infine la risposta di Unia al consigliere Ricca, firmatario della richiesta di comunicazioni: “Da quest’anno vengono adottate le misure previste dal protocollo padano. Rispetto al 2017 sono le stesse, salvo l’inserimento del divieto di circolazione agli euro 3 diesel. Le deroghe previste nella delibera che la Regione Piemonte ha approvato la scorsa settimana, hanno provocato qualche incomprensione che stiamo cercando di superareCi siamo incontrati con le amministrazioni della Città metropolitana per fare il punto della situazione e approfondire la questione. Abbiamo trovato un accordo di massima, stiamo ancora definendo glultimi dettagli”.

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Dopo quello dell’assessore Unia, si sono succeduti gli interventi dei consiglieri comunali.

Fabrizio Ricca (Lega Nord): Credo che la Regione non abbia saputo gestire questa situazione creando grande confusione nei comuni metropolitani. Si devono inserire deroghe per chi lavora e non ha possibilità di cambiare l’auto. E si tratta soprattutto dei piccoli artigiani, senza tutele e senza incentivi concreti per poter sostituire il mezzo automobilistico. Nel quadro di questa situazione chiedo cosa si intende fare per tutelare chi lavora.

Silvio Magliano (Moderati): Nell’ordinanza del 2017 i ministri di culto erano inseriti tra quanti potevano circolare mentre ora si dice che la Regione non inserisce queste persone. Sembra una cosa piccola ma è una limitazione grave. In quanto al blocco sulle auto euro 3 diesel, mancando gli incentivi, per i lavoratori che non possono sostituire la vecchia auto, diminuiscono le occasioni di lavoro. Chiedo allora all’assessorese sia possibile proporre l’apertura di un tavolo nazionale su questo tema.

Monica Canalis (PD): E’ mancata la comunicazione alla cittadinanza, non gli opuscoli o i comunicati stampa, ma quella capillare sul territorio, anche attraverso le circoscrizioni. Questa decisione è giunta all’improvviso e nessuno ha potuto prepararsi. Servono deroghe e incentivi per la rottamazione con i fondi bloccati dal Governo. Cosa sta facendo in questo senso l’Amministrazione?

Federico Mensio (M5S): Quando la smettiamo con le deroghe ai blocchi della circolazione? Diamo delle indicazioni definitive e non trasformiamo ogni volta le esenzioni in una strategia elettorale. Questione diffusione delle notizie: la comunicazione alla cittadinanza è stata fatta per tempo e, peraltro, è di competenza della Città metropolitana. Come noto è stato deciso un protocollo tra quattro Regioni; gli incentivi è giusto chiederli, ma i precedenti Governi cosa hanno fatto in merito, a parte raccogliere due infrazioni dell’Unione Europea. Io credo che gli incentivi vadano dati a tutti gli automobilisti e non soltanto a chi lavora. E non è un bene incentivare i cambi dei mezzi, perché quanto inquinano i mezzi lo scopriremo soltanto in futuro. Sarebbe molto meglio stimolare i cittadini a usare molto meno le auto, introducendo formule innovative di stimolo all’uso dei mezzi pubblici.

Osvaldo Napoli (Forza Italia): Facciamo tutti attenzione a questo tema perché c’è anche chi va contro tendenza; lo dimostra il caso della Mazda, che – notizia di queste ore – sta continuando a investire sui motori diesel. Gli artigiani tra Torino e l’area Metropolitana sono oltre sessantamila; se li blocchiamo escludendoli dalle deroghe degli euro 3 andiamo a colpire in modo molto forte un settore economico vitale della nostra città. Sulla questione degli incentivi, stiamo aspettando l’incontro della Regione con FCA; la produzione aziendale negli stabilimenti torinesi è bloccata e, oltre agli interventi statali, anche noi dovremmo chiedere all’azienda di praticare forti sconti sul proprio listino per incentivare il rilancio di un mercato stagnante.

Gli interventi si sono infine conclusi con la replica di Unia: Capiamo chi è preoccupato per il proprio lavoro utilizzando mezzi non a norma e non ammessi nelle varie deroghe, stiamo lavorando in modo certosino con la Città metropolitana e terremo conto delle categorie interessate. Ma quest’anno l’ordinanza sarà chiarissima e qualsiasi deroga contenuta non sarà procrastinabile oltre il 1 ottobre 2019. Lo diciamo da più di un anno quale intende essere la nostra politica in merito ai veicoli diesel, forse è più comodo fare finta di non essere informati. Ai molti che, in un percorso virtuoso, hanno deciso di cambiare veicolo pur dovendo confrontarsi con problemi economici, che messaggio diamo se continuiamo a rispondere con le deroghe.

(FOTO: IL TORINESE)

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