Contemporary Art e Torino diventa capitale delle arti per un mese intero

Il 7 novembre appuntamento con la Notte delle Arti e 40 gallerie aperte

 

artissima2Torino,  per un mese, sarà capitale dell’arte contemporanea. La kermesse Contemporary Art  inizia infatti sabato con l’accensione di Luci d’Artista, per proseguire con Artissima, la principale fiera d’arte contemporanea d’Italia, e poi Paratissima e ancora The Others e una trentina di mostre in tutta la città. Il 7 novembre appuntamento con la Notte delle Arti e 40 gallerie aperte. 

 

Artissima sarà di scena all’Oval del Lingotto dal 6 all’8 novembre, con il coinvolgimento diretto di  curatori e collezionisti nel programma della fiera, in ciascuna delle giurie dei premi, che saranno sei. Oltre ai cinque delle edizioni precedenti  (Premio illy Present Future, Premio Sardi per l’Arte Back to the Future, Premio New Entries, Premio Fondazione Ettore Fico e Prix K-Way® Per4m) sarà presente il premio Reda-Artissima, rivolto a un giovane artista che esplori con la sua ricerca il linguaggio della fotografia. I collezionisti parteciperanno inoltre a Walkie Talkies, “chiacchierate” itineranti fra le opere esposte. Ilartissima6 coordinamento delle sezioni è affidato a quattro giovani curatori italiani.

 

Si terrà dal 4 all”8 novembre, a Torino Esposizioni, l’edizione numero 11 di Paratissima. da quest’anno si pagheranno 3 euro di biglietto. In mostra molteplici rappresentazioni dell’arte grafica e visiva: dalla fotografia alla scultura, e poi installazione, pittura, grafica e illustrazione e design. Decine gli artisti partecipanti,  provenienti dall’Italia e da oltre confine. in programma mostre mostre, workshop e  la presentazione di progetti internazionali. Otto le sezioni: design, fashion, fotografia, g@p, international, kids, learning by doing e video. Sarà possibile partecipare a bandi e concorsi come  il concorso letterario e quello per giovani operatori culturali.

 

Tra le mostre in programma per Contemporary Art,  a Palazzo Paesana c’è ‘The Third Act’. Una mostra che ruota attorno al tema del tempo, cha ha per  protagonisti tre artisti, Jean-Baptiste Bernadet, Benoit Plateus e John Roebas. L’evento si snoda in due sedi. Oltre a splendido Palazzo Paesana, gioiello del barocco, anche lo spazio Neochrome, un ex convento dove le opere verranno trasferite dal 19 novembre.

 

 LE OPERE DI LUCI D’ARTISTA 2015

 

porta nuova luciLe opere di quest’anno sono: Vele di Natale di Vasco Are in via Lagrange; Ancora una volta di Valerio Berruti in via Accademia delle Scienze; Palle di neve di Enrica Borghi in via Carlo Alberto; Volo su… di Francesco Casorati in via Pietro Micca e via Cernaia; Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime di Nicola De Maria in piazza San Carlo; Giardino Verticale, Giardino Barocco, Come se a Torino ci fosse il mare e La Maschera di Richi Ferrero in via Alfieri 6-Palazzo Valperga Galleani; L’energia che unisce si espande nel blu di Marco Gastini in Galleria Umberto I (Porta Palazzo); Planetario di Carmelo Giammello in via Roma; Migrazione – Piero Gilardi (nuova opera) in Galleria Subalpina; Illuminated Benches di Jeppe Hein in piazza Carignano; Piccoli Spiriti Blu di Rebecca Horn al Monte dei Cappuccini; Cultura=Capitale di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto 3 (facciata Biblioteca Nazionale); Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi in via Garibaldi; Il volo dei numeri di Mario Merz sulla cupola della Mole Antonelliana; Vento solare di Luigi Nervo  Porta Palatina; L’amore non fa rumore di Domenico Luca Pannoli in piazza Bodoni; Palomar di Giulio Paolini in via Po; Amare le differenze di Michelangelo Pistoletto sull’Antica Tettoia dell’Orologio a Porta Palazzo; My noon di Tobias Rehberger in piazza Palazzo di Città (accesa tutto il 2015 in omaggio al gemellaggio “Torino incontra Berlino”) e Luce fontana ruota di Gilberto Zoiro al Laghetto Italia ’61. La novità di quest’anno è rappresentata dall’opera “Migrazione” dell’artista torinese Piero Gilardi, direttore artistico del PAV, Centro sperimentale d’arte contemporanea. Il progetto si riferisce alle grandi migrazioni animali causate dal riscaldamento globale. Nell’installazione è rappresentato uno stormo di pellicani che migra in volo alla ricerca di climi più freschi. Sono disegnate 12 sagome di pellicani sospesi all’interno della Galleria.

 

 

(Foto: il Torinese)

 

 

 

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