Conoscere il Monferrato con il Gran Tour

PIEMONTE COLLINE

All’educational hanno partecipato diversi giornalisti ed operatori provenienti da Milano, dal Milanese e dall’area Alessandrina

 

Per chi il Monferrato Casalese lo vive tutti i giorni da 55 anni, l’idea di percorrere strade ed attraversare paesi di cui conosce molto, poteva sembrare un qualcosa di scontato. Invece la vista delle colline con il Gran Tour Monferrato, nell’educational di sabato organizzato da Consorzio Mondo e Gruppo Stat, riservata a giornalisti, tour operator,  guide turistiche, è stata occasione per vederlo da un’altra angolazione, grazie anche alle audio guide con testi preparati dagli allievi dell’Istituto superiore Balbo. Fino al 1 novembre prossimo i pullman Stat propongono, infatti, ogni sabato e domenica, un tour (meglio tre in differenti fasce orarie, con partenza da Casale stazione alle ore 9.05 e ritorno in piazza Castello alle 12.15, con partenza da piazza Castello/teatro/Iat alle 12.45 e ritorno alle 16 e con partenza sempre da piazza Castello/teatro/Iat alle 16.15 e rientro alle 19.55). Il mezzo, con a fare gli onori di casa, presidente, vice presidente e direttore di Mondo, Maria Vittoria Gattoni, Edoardo Chierotti (anche per Stat) e Maria Luisa Torre, il sindaco di Cella Monte Laura Freddi e (sino a Moncalvo) l’assessore casalese Daria Carmi, ha seguito l’anello Casale Monferrato, costeggiando sulla provinciale San Giorgio Monferrato e Rosignano, salendo poi alla parte alta di Ozzano per tornare al Lavello e proseguire per la frazione Madonnina di Serralunga di Crea, lambendo Cereseto ed il suo Castello per giungere poi tramite Ponzano al Santuario di Crea, accolti dal rettore monsignor Francesco Mancinelli e da Ugo Bertana che al ristorante di Crea, ha tenuto una breve allocuzione sulle virtù del Grignolino. Il viaggio è proseguito per Moncalvo, con una breve sosta in piazza sulle mura dell’antico Castello, Grazzano, Casorzo, Vignale, Camagna, Frassinello, Olivola, Ottiglio con visita ad un pregevole infernot. Da qui attraverso Sala, si è arrivati a Cella Monte, nella sede dell’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, accolti dal presidente Claudio Castelli, che ha annunciato la ripresa del censimento degli infernot (che hanno la tipicità Unesco) ai cui segreti si è stati iniziati da Enrica Pugno. All’Ecomuseo c’erano anche altri sindaci dei paesi Unesco, Paolo Lavagno di Ponzano e Davide Fabbri di Ozzano. Poi ancora il tempo di un salto all’agriturismo Ca’ Nostra per vedere un infernot e mangiare un piatto di riso ed il ritorno nel pomeriggio a Casale passando per il territorio di Rosignano. All’educational hanno partecipato diversi giornalisti ed operatori provenienti da Milano, dal Milanese e dall’area Alessandrina. Sicuramente è stata un’intelligente iniziativa mirata a fare conoscere il Casalese e le sue bellezze, indipendentemente da Expo ed al di là dell’esposizione universale milanese.

 

Massimo Iaretti

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