Il Comune di Torino non parla arabo

arabia orientePronte le scuse del direttore Remo Guerra, imbarazzatissimo e probabilmente oggetto delle sfuriate di un Fassino inferocito per la gravissima gaffe

 

Le polemiche sulla scelta dell’Arabia saudita come prossimo paese ospite del Salone del Libro infuriavano da qualche giorno. Ma, forse, il clima non era sufficientemente infuocato. E così, con una buona dose di improvvisazione, sul periodico web “Cittagorà” del Consiglio comunale di Torino è stata pubblicata una bandiera ‘fake’ dell’Arabia, recante insulti pesanti all’Islam, al Corano e al Profeta Maometto. Pronte le scuse del direttore Remo Guerra, imbarazzatissimo e probabilmente oggetto delle sfuriate di un Fassino inferocito per la gravissima gaffe. Ormai la frittata era fatta. “E’ sconvolgente e inaccettabile”, ha dichiarato  l’ambasciatore dell’Arabia in Italia, Rayed Krimly. Evidentemente il Comune di Torino non parla arabo.

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