Come si diventa cittadini europei

“Chi  non ricorda il passato è condannato  a ripeterlo”: la citazione, del filosofo e scrittore spagnolo George Santayana, campeggia in una delle sale della Casa della storia europea a Bruxelles. Sul suo significato, sul valore di coscienza e di memoria collettiva e sui principi fondanti dell’Unione europea si sono soffermati i ventiquattro studenti degli istituti superiori piemontesi che hanno visitato nei giorni scorsi la città sede delle istituzioni europee, un viaggio premio per i vincitori della 34esima edizione del concorso “Diventiamo cittadini europei”, organizzato dalla Consulta regionale in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale. I ragazzi, provenienti dagli istituti superiori di Alba, Alessandria, Biella, Borgosesia, Cuneo, Ivrea, Novara, Novi Ligure, Rivoli, Savigliano, Torino, Tortona e Vercelli, hanno visitato il museo interattivo, inaugurato lo scorso anno, che racconta i grandi avvenimenti della storia europea, i processi che hanno portato alla nascita dell’Unione e il funzionamento delle sue istituzioni, mentre al centro visitatori del Parlamento hanno vissuto da protagonisti i lavori parlamentari attraverso il gioco di ruolo “Parlamentarium”. Dalla prima edizione del 1983, il concorso ha permesso a migliaia di studenti di fare un’esperienza formativa su cos’è l’Europa: quella di quest’anno ha visto la partecipazione di 68 istituti superiori e 878 alunni, che si sono dovuti cimentare in un elaborato sui temi della Brexit e della disoccupazione giovanile, valutati da una commissione di esperti e premiati con il viaggio a Bruxelles.

(CS) www.cr.piemonte.it

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