“Colti”, il patto delle librerie torinesi indipendenti per fronteggiare i colossi del libro

Un’agguerrita falange in azione al XXX° Salone del libro. 25 anime diverse che hanno lavorato insieme; ognuna portando un pezzo di sé e le sue proposte scandite in più aree tematiche

 

L’unione fa la forza. E la “Piazza dei lettori” nel padiglione 3 del Salone del libro ne è la prova. Per la prima volta la kermesse coinvolge le librerie indipendenti del capoluogo subalpino, che si alleano, gestiscono un loro spazio e sono un’interessantissima new entry. 25 librai in schieramento compatto su 850 metri quadrati, intorno a una suggestiva torre di libri altamente simbolica. Anche grazie a questa sinergia è nato da pochissimo “Colti”, il Consorzio delle librerie torinesi indipendenti: primo nel panorama italiano, che sul versante della lettura non brilla certo per grandi   numeri.Dunque un pool di librai che uniscono le forze, serrano i ranghi e scendono in campo per fronteggiare la concorrenza delle librerie online, come Amazon, e dei grandi colossi editoriali con le loro mega catene di punti vendita, tessere e sconti vari.

 

Un’agguerrita falange in azione al XXX° Salone del libro. 25 anime diverse che hanno lavorato insieme; ognuna portando un pezzo di sé e le sue proposte scandite in più aree tematiche. Così, girando intorno alla torre, scoprirete le sezioni “Immagini” con imperdibili libri fotografici; “Parole” dedicata alla narrativa; “Azione” e “Orientamento” che dispiegano testi di saggistica. E all’interno di ogni settore, migliaia di testi da non perdere; anche quelli meno recenti che, se vi erano sfuggiti, ora vale davvero la pena di avere e leggere.Non è un caso che questa iniziativa sia venuta alla luce proprio a Torino che, con il Salone, per 5 giorni all’anno si trasforma nella più grande libreria italiana del mondo. A maggior ragione in questa travagliata edizione con tanto di sfida milanese. Davvero un’ottima mossa quella di avere fortemente voluto la presenza dei librai indipendenti.

 

Un’area enorme fatta di piccole realtà, di librai che hanno saputo mantenere un rapporto strettissimo con i lettori. Quelli che durante tutto l’anno li accolgono in botteghe che sono piccole chicche di cultura e bellezza, li consigliano aprendogli nuovi mondi, e con loro intrattengono spesso rapporti di fedele amicizia, galeotta la passione della lettura. Perché in una libreria a misura d’uomo il lettore non si sente mai un’acquirente qualunque, ma “persona” coccolata e guidata. La Piazza dei lettori del Salone è l’emblema di tutto questo.

 

Laura Goria

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