Carrù, Borgo San Dalmazzo e Morozzo: ecco le fiere

“Questa mattina ho accolto con piacere a Palazzo Lascaris, a Torino, i rappresentanti dei Comuni impegnati nell’organizzazione delle loro note fiere enogastronomiche: la Fiera del Bue Grasso di Carrù (dal 4 al 9 dicembre), la Fiera Fredda di Borgo San Dalmazzo (13 dicembre) e la Fiera del Cappone di Morozzo (16 e 17 dicembre). Questa iniziativa prosegue idealmente la conferenza stampa dello scorso 6 novembre che come Presidenza del Consiglio regionale abbiamo voluto organizzare per presentare in quel caso le Fiere “San Nicolao e dei Puciu” di Farigliano, di “Aj a Caraj” di Caraglio e del Porro di Cervere”. Ad affermarlo il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Graglia.
Graglia spiega: “Questa iniziativa, coordinata con i territori cuneesi ha lo scopo di creare una connessione tra il Capoluogo e le iniziative fieristiche che ormai da tanti anni sono capaci di richiamare migliaia di persone nella Granda e in Piemonte per degustare le nostre eccellenze enogastronomiche. Anche fiere come questo hanno resto possibile che la Guida Lonely Planet abbia decretato queste zone del Piemonte come uno dei dieci assolutamente da visitare nel 2019”.
Prosegue Graglia: “Si tratta di un importante momento di incontro con i media per avvicinare simbolicamente Torino al Cuneese, valorizzando il lavoro degli amministratori dei piccoli Comuni e dei volontari che animano le iniziative del nostro territorio. Sono fiero che altri Comuni abbiano aderito a questa disponibilità del Consiglio regionale simbolo di un Cuneese capace di aprirsi in modo sempre più strategico verso l’esterno, dando voce agli allevatori, agricoltori e operatori che con la loro imprescindibile attività rendono vitale la nostra terra”.
Il sindaco di Borgo San Dalmazzo, Gian Paolo Beretta ha spiegato: “Oggi il consiglio regionale si è distinto per una iniziativa utilissima visto che permette di pubblicizzare le eccellenze della nostra città anche a Torino. Ci stiamo accingendo a inaugurare la 449esima Fiera Fredda, una delle più antiche manifestazioni enogastronomiche del Piemonte e dove saranno presenti 23 paesi del territorio circostante e 6 regioni. Si tratta quindi di un evento nazionale che rappresenta la tradizione e la caparbietà piemontese di durare attraverso i secoli, guardando con sagacia al futuro del nostro territorio”. 
Il sindaco di Morozzo Mauro Fissore ha aggiunto: “E’ sempre utile espandere il bacino di utenza di queste manifestazioni che solo apparentemente hanno carattere locale. Da un po’ di anni vediamo che c’è una forte attenzione e sensibilità verso il nostro prodotto tipico, il cappone di Morozzo. Abbiamo ordinativi da tutta Europa, nazioni che sono in cerca di un prodotto di nicchia e qualità quale quello che possiamo offrire e che d’altra parte ci è stato riconosciuto anche accordandoci il titolo di primo presidio Slow Food nel mondo. La vetrina che ci è stata offerta oggi è utile anche per rappresentare il luogo dove vengono allevati i nostri capponi, simbolo di un’arte antica che attinge ad anni e anni di tradizione”.
Conclude il consigliere comunale di Borgo San Dalmazzo Christian Sciolla: “Quella che ci ha offerto oggi la Presidenza del Consiglio regionale e in particolare l’amico vicepresidente Franco Graglia é una bellissima opportunità per poter divulgare a livello regionale le eccellenze dei nostri territori. Fra pochi giorni apriremo la 108esima fiera nazionale del Bue Grasso con l’esposizione di oltre 100 capi di bestiame a cui seguirà la nota premiazione per gli esemplari migliori. Come da tradizione la Pro Loco distribuirà in versione non stop il tradizionale bollito. L’anno scorso abbiamo servito oltre 4mila pasti. In occasione della Fiera il 9 dicembre consegneremo il premio Bue d’oro che quest’anno è stato attribuito a Jessica Notaro come simbolo della lotta contro la violenza di genere. Cerchiamo quindi come sempre di coniugare la nostra fiera enogastronomica con la cultura”
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