Un bacio per provocare ricordando Charlie

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C’è chi è stato al gioco ed ipotizzando si trattasse di una testimonianza in memoria di Charlie Hebdo, si è buttato tra le braccia dei “provocatori” baciandoli o abbracciandoli, ma c’è anche chi, al contrario, ha visto il gesto come una forte mancanza di rispetto nei confronti di tutte le vittime

 

Del fatto che Nicola Bremer e Marco Gili fossero due “provocatori”, eravamo già al corrente grazie ai tanti video girati per le strade di Torino e pubblicati sul loro canale YouTube “NoiCiMettiamoLaFaccia”.

 

Ma questa volta i due giovani videomaker torinesi sono ritornati in scena con un video decisamente spiazzante e che lascia un po’ tutti a bocca aperta. All’indomani dei fatti avvenuti a Parigi, tra cui la terribile strage al famoso giornale satirico Charlie Hebdo, i due ragazzi si sono presentati in un centro commerciale di Göteborg (Svezia), indossando un cartello con la scritta: “Baciami, disegno vignette politiche”.

 

Inutile dire che le reazioni dei passanti al surreale cartello sono state svariate ed immediate. C’è chi è stato al gioco ed ipotizzando si trattasse di una testimonianza in memoria di Charlie Hebdo, si è buttato tra le braccia dei “provocatori” baciandoli o abbracciandoli, ma c’è anche chi, al contrario, ha visto il gesto come una forte mancanza di rispetto nei confronti di tutte le vittime di questi giorni nella capitale francese e che quindi con aria indignata,ha esortato i due ragazzi a smettere sottolineando la “stupidità” della loro messa in scena. Alle varie reazioni si è susseguita naturalmente una sorta di riflessione personale da parte di chiunque leggesse, come ad esempio quella di un uomo che incurante o forse inconsapevole di essere ripreso, di fronte a quel cartello trasformatosi in simbolo, ha intavolato una conversazione sull’integrazione e sulle diverse forme di credo religioso.

 

Sicuramente un video forte e di grande impatto emotivo per qualsiasi persona abbia seguito gli ultimi eventi di Parigi. Nicola e Marco si definiscono due “provocatori sociali” ed in questo video, dall’argomento così serio e toccante, forse hanno seriamente dimostrato di esserlo.

 

A chi li ha criticati e ha ricercato una ragione valida dietro a questa loro filmato i due ragazzi ( precisamente Nicola) rispondono: “ Io credo che l’arte contemporanea sia come andare al ristorante. Nessuno (a meno che non sia di mestiere) va al ristorante e dice << Non me ne intendo>>. O ti piace o non ti piace. Il perché non è importante e questo, secondo me vale anche per i nostri video. Noi siamo dei provocatori sociali. Non abbiamo nessuna verità in mano da insegnare alla gente con cui interagiamo, tutt’altro. Vogliamo far sorgere domande. E nel caso di #Baciami disegno vignette politiche# dentro ognuno che mi ha visto con quel cartello sono sorte domande e reazioni diverse. Nessuno ha ragione e nessuno ha torto. ” Ed aggiungono: “ E’ sicuramente, secondo me, il video più serio tra quelli che abbiamo fatto. Non vogliamo esprimerci in merito a quello che pensiamo sulla strage di Parigi, forse l’unico messaggio che vogliamo lanciare è un NO alla violenza e un bel SÌ all’interazione amichevole tra le persone.”

In quest’ultima settimana abbiamo assistito a fatti terribili come il tremendo attacco al settimanale Charlie Hebdo e l’uccisione di quattro ostaggi all’interno del supermercato Kosher nella zona est di Parigi. Allo stesso tempo abbiamo però assistito a piazze (tra cui piazza Castello) gremite di gente, persone silenziose e pacifiche, che con la loro presenza ed i loro cartelli con scritto “Je Suis Charlie”, hanno voluto dimostrare come il rispettodella vita, la solidarietà contro la violenza e soprattutto la libertà di parola ed espressione debbano continuare ad essere presenti nella vita di tutti i giorni.

 

Questi ragazzi hanno messo in scena una “provocazione” ricordando i fatti di Parigi e facendo un palese riferimento al giornale satirico. Può essere apprezzato come criticato, qui ognuno di noi è fortunatamente libero di scegliere.A noi piace pensare che con questo video, sicuramente a modo loro, anche Marco e Nicola abbiano gridato: “ Je Suis Charlie”, Nous Sommes Charlie.

 

 

Kiss me I design political cartoons

 

Simona Pili Stella

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