Autunno di tagli in Regione: sforbiciata agli stipendi dei consiglieri e al diritto allo studio

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SCUOLA2Seguendo l’ondata anticasta, l’idea di tagliare gli stipendi a Palazzo Lascaris è contenuta nella proposta di legge del Pd. Il risparmio ipotizzato è di 2 milioni di euro l’anno, che il partitone dem proporrà di utilizzare per le politiche sociali

 

Autunno di tagli in Regione. Il Pd al governo nella Giunta di Sergio Chiamparino prova ad anticipare la riforma costituzionale, quella che equipara l’indennità dei consiglieri regionali allo “stipendio” dei sindaci, con un taglio del 24% al costo dei consiglieri di Palazzo Lascaris, che oggi hanno un cedolino mensile attorno ai 9 mila euro. Seguendo l’ondata anticasta, questa idea è contenuta nella proposta di legge del Pd. Il risparmio ipotizzato è di 2 milioni di euro l’anno, che il partitone dem proporrà di utilizzare per le politiche sociali. “Sono cifre che non cambiano il bilancio – diceil capogruppo Davide Gariglio – ma dal grande significato politico”. E demagogico.

 

Ma non sono solo questi i tagli previsti. Se è vero che entro febbraio 2016 la Regione provvederà a pagare i contributi per il diritto allo studio richiesti dalle famiglie piemontesi che hanno aderito ai bandi 2012-13 e 2013-14 e ei primi mesi dell’anno verrà inoltre pubblicato il bando 2015-16, non sarà invece  possibile pubblicare quello riferito all’anno scolastico 2014-15.

 

“Due i motivi che ci costringono a questa scelta – commenta l’assessore al Bilancio Aldo Reschigna – Da una parte le ormai note criticità di bilancio, aggravate nel 2015 dalla necessità di rendicontare entro fine anno, attraverso il cofinanziamento, la programmazione dei fondi strutturali europei appena conclusa, pena la perdita delle risorse europee; dall’altra il progressivo disallineamento accentuatosi negli anni passati, che ci ha portato all’inizio dell’anno in corso a dover ancora pagare le somme del bando 2012-2013 sul diritto allo studio. Situazione che intendiamo superare, così da rendere reali e non virtuali i sostegni alle famiglie nell’unico modo possibile: stiamo già completando i pagamenti del bando 2012-2013. Ci sono le risorse per concludere questo bando e quello del 2013-2014, in modo da terminare i pagamenti con il prossimo febbraio. Ci vediamo quindi costretti a non pubblicare il bando per il 2014-2015, in modo che nei primi mesi del 2016 sia possibile pubblicare quello del 2015-2016 e pagare anche questo entro il 2016″.

 

Le opposizioni si lamentano: “Come volevasi dimostrare la Giunta Chiamparino sul diritto allo studio ha fatto il gioco delle tre carte e con un bel colpo di cancellino – mi sarà concessa la battuta – non pubblicherà il bando per il diritto allo studio nell’annualità 2014/2015″ , dice il consigliere regionale di Forza Italia Gian Luca Vignale che ha appreso la notizia data dalla Giunta nella Conferenza al Diritto allo Studio. Spiega l’esponente regionale: “Esistono due ordini del giorno – uno della maggioranza e uno nostro – votati all’unanimità in Consiglio Regionale che impegnano la Regione a pubblicare il bando per l’anno scolastico 2014/2015 utilizzando i 5 milioni di euro avanzati nel 2014. Oggi si apprende che il centrosinistra ha bianchettato l’impegno, come nel suo stile. Peccato che in questi mesi si sia creata una legittima aspettativa tra i genitori, i quali hanno sostenuto delle spese convinti di recuperare la spesa con gli assegni che garantisce la legge regionale. Così non si truffano solo i genitori, ma si fa perdere credibilità all’ente stesso”.

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