Augusto Cantamessa. Fotografie

Fino al 9 dicembre – San Secondo di Pinerolo (Torino)

C’è una foto in mostra che s’intitola “Breve orizzonte”. Rigorosamente in bianco e nero, porta la data del 1955 ed è un autentico tributo alla più alta capacità di trasformare un rapido scatto fotografico in un racconto di emozionale suggestiva poesia

Poesia della semplicità. Del silenzio. Della luce. Di quelle poche e piccole cose che, messe insieme, hanno il potere di aprirti gli spazi infiniti del cuore. In cornice, un paesaggio rurale di astratta essenzialità (che, nel gioco di sottrazione degli elementi, può anche richiamare certa magia onirica di quel lirico cantore di paesaggi che fu Mario Giacomelli), una misurata distesa di alberi nudi e filiformi e in lontananza due ciclisti piccoli piccoli in marcia lungo strade invisibili tracciate nei campi. Un’“icona senza tempo”. Come il “Giovane fabbro” del ’58, acquisito dalla “Bibliothèque Nationale de France” a Parigi. O come il libero ondeggiare del geometrico “Bendaggio di facciata”, foto realizzata a Milano quarant’anni più tardi, nel ’95 (e il tempo ha detto molto sul piano della cifra stilistica), che nel gioco fantasioso dell’immagine fa pensare alla grande lezione, sicuramente non ignorata, di un Man Ray o di un Cartier-Bresson. Sono, queste, solo tre delle oltre 60 fotografie in bianco e nero, modern print e vintage -molte delle quali inedite – esposte nella prima e ampia retrospettiva dedicata ad Augusto Cantamessa (Torino, 1927 – Bibiana 2018), nelle prestigiose sale del Castello di Miradolo, in via Cardonata 2, a San Secondo di Pinerolo. Organizzata dalla Fondazione Cosso, con la collaborazione di Bruna Genovesio e Patrik Losano, curatori del patrimonio fotografico di Cantamessa, la mostra ripercorre settant’anni di attività di questo infaticabile Maestro della Fotografia Italiana (importante riconoscimento recentemente attribuitogli dalla FIAFFederazione delle Associazioni Fotografiche ), il quale aveva più volte espresso, per altro, il desiderio di esporre negli spazi “amici” del settecentesco Castello di Miradolo, “là – diceva – dove è stato esposto Caravaggio”. Tanto che l’attuale rassegna è stata proprio “pensata insieme – ricorda Maria Luisa Cosso, presidente della Fondazione– e se ne é parlato ancora nell’ultimo incontro, pochi giorni prima della sua scomparsa, quando già il legame con la vita era molto fragile”. Il tutto, solo pochi mesi fa. E’ il 28 luglio scorso infatti, quando Cantamessa scompare all’età di 91 anni. “Nelle sale – sottolinea ancora la presidente Cosso – un tributo al grande Maestro, all’uomo, all’amico”. Cinque le sezioni in cui si articola il percorso espositivo, attraverso un viaggio nel tempo che è anche espressione di tematiche diverse: dagli anni del boom economico con il tramonto della civiltà contadina e l’emigrazione verso la città (carica di poetica malinconia “La strada nuova per Cavour” del ’58), alla narrazione di un mondo rurale fatto di fatiche quotidiane accettate da uomini e donne come patto di vita rispettato e ripetuto nel tempo, fino ai paesaggi di metafisica silente atmosfera o al “vintage” con quel prodigio d’arte fotografica espresso in “Mia moglie” del ’50 e ai magnifici ritratti, due su tutti quello stupito e ironico del bimbo vestito da festa incantato davanti alla statua di Staffarda della “Madonna di legno” e l’altro triste e smarrito del piccolo “Venditore di limoni” realizzato a Torino nel ’70. Meraviglie di un grande, ma davvero grande fotografo. Accompagnate in mostra da un’inedita installazione sonora curata dal progetto artistico del maestro Roberto Galimberti “Avant-dernière pensée”. Presso il bookshop del Castello, è inoltre disponibile la prima monografia completa sull’opera di Augusto Cantamessa, a cura di Bruna Genovesio e Patrik Losano, edita da “L’Artistica Editrice”. Lo stesso volume, che raccoglie settant’anni di vita e di carriera del fotografo, sarà presentato sempre al Castello di Miradolo, con la presenza degli stessi autori, sabato 24 novembre, alle 15,30, in occasione di un incontro dedicato alla fotografia.

Gianni Milani

“Augusto Cantamessa. Fotografie”

Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (Torino); tel. 0121/502761 www.fondazionecosso.com

Fino al 9 dicembre – Orari: sab. e lun. 14/18; dom. 10/18

Foto – Archivio Fotografico Augusto Cantamessa, courtesy Bruna Genovesio and Patrik Losano

– “Breve orizzonte”, 1955
– “Bendaggio di facciata”, Milano 1995
– “La strada nuova per Cavour”, 1958
– “Mia moglie”, 1950
– “Staffarda. La Madonna di legno”, 1962
– “Venditore di limoni”, Torino 1970
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