Apidge: “Eternit, anche la scuola rifletta”

MATURITA STUDENTESSA

Uno specifico inserimento della materia nei percorsi scolastici: “La cultura della sicurezza sul lavoro – dice Ezio Sina – è un importante strumento di prevenzione che, a nostro avviso, può e deve essere inserito nei percorsi scolastici sin dalla scuola secondaria

                          

La recente sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato senza rinvio la decisione della Corte d’Appello di Torino in merito al processo Eternit, nei confronti dell’unico imputato, è un’occasione di riflessione sul ruolo dell’insegnamento del diritto nella scuola italiana. “Non entro nel merito di quanto deciso dal Supremo Collegio – dice Massimo Iaretti, responsabile Area Comunicazione di APIDGE (Associazione Professionale Insegnanti Discipline Giuridiche ed Economiche, www.apidge.altervista.org) – ma per spiegare ai miei allievi, a Casale Monferrato, il giorno dopo la sentenza, la funzione giurisdizionale ed il ruolo della Magistratura assegnati dalla Costituzione, sono occorse obiettivtà ed equilibrio”. Partendo da questa situazione concreta, APIDGE insiste nella richiesta, peraltro ribadita nel documento  allegato alla consultazione per la Buona Scuola, di un insegnamento diffuso nel biennio in tutte le scuole superiori di Diritto ed Economia ed un potenziamento del ruolo degli insegnanti della classe A019 nei percorsi di Cittadinanza e Costituzione, in quanto forniti di idonei strumenti didattici per via della loro formazione specifica, derivante dai curricula universitari.

 

Inoltre la vicenda Eternit, essendo collegata alla sicurezza degli ambienti di lavoro ed alla tutela della salute dei lavoratori, argomento quotidianamente oggetto di interesse dei mass media nazionali e locali, richiede, secondo APIGDE, uno specifico inserimento della materia nei percorsi scolastici: “La cultura della sicurezza sul lavoro – dice Ezio Sina – è un importante strumento di prevenzione che, a nostro avviso, può e deve essere inserito nei percorsi scolastici sin dalla scuola secondaria,  anche perché la formazione del lavoratore (in questo caso del Cittadino futuro Lavoratore) è espressamente prevista dal Decreto Legislativo 81/2008, e i collegamenti con il diritto e l’economia di tale impianto legislativo. Come Associazione siamo pronti a fare la nostra parte ed a presentare una piattaforma di proposte ai Ministeri

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