“ANCHE QUEST’ANNO NON E’ CAMBIATO UN RAZZO!”

Riceviamo e pubblichiamo

COME SOTTO L’AMMINISTRAZIONE FASSINO, ANCHE QUEST’ANNO LA SERA DEL 24 GIUGNO SI TRASFORMERA’ IN UN INCUBO PER ANIMALI E PERSONE INDIFFICOLTA’, COSTRETTI A SUBIRE ESPLOSIONI AD ALTO IMPATTO SONORO, IN CONTRASTO CON IL REGOLAMENTO N. 320. LAV: “VANO L’APPELLO ALLA NUOVA GIUNTA AD UTILIZZARE FUOCHI A BASSO IMPATTO, AFFINCHE’ GLI ANIMALI VALESSERO FINALMENTE PIU’ DI UN BOTTO”. L’edizione 2017 della festa patronale di San Giovanni a Torino vedrà ancora protagonisti i fuochi artificiali ad alto impatto sonoro, nonostante i comprovati danni recati agli animali, il fastidio causato a molte persone (neonati, anziani e malati, in particolare), la palese incoerenza con il Regolamento comunale n.320 per la tutela degli animali, l’esistenza di alternative semplici e più economiche. La Giunta Appendino, già sotto l’occhio del ciclone per il mancato contrasto all’apertura del nuovo zoo e nonostante le promesse elettorali, non ha infatti agito in maniera convincente al fine di eliminare le forti esplosioni dei fuochi d’artificio del 24 giugno. «A dispetto degli slogan elettorali e delle sterili chiacchiere, la nuova giunta non ha mosso un passo per evitare agli animali, selvatici e domestici, l’inutile sofferenza dei fuochi artificiali ad alto impatto sonoro di San Giovanni. Non siamo affatto soddisfatti delle risibili riduzioni dell’impatto sonoro che sono state preannunciate, che, per così dire… “non cambiano un razzo” rispetto ai soliti fuochi d’artificio tanto dannosi per gli animali – dichiara Gualtiero Crovesio, responsabile della Lav a Torino». Le esplosioni pirotecniche, come ogni anno, si terranno nella zona pre-collinare e fluviale, comportando un inevitabile impatto, di forte intensità, sulla fauna selvatica che vive sulle sponde del Po e nella zona della collina adiacente a Piazza Vittorio Veneto, oltre che sugli animali domestici, sui neonati e sulle persone in condizioni di difficoltà. Se fino ad alcuni anni fa le gravi conseguenze dei fuochi artificiali tradizionali sugli animali non erano comprovate, oggi abbiamo a disposizione relazioni tecnico-scientifiche che dimostrano quanto i rumori prodotti dai botti possano essere fonte di terrore, con tutto ciò che ne consegue. Il documento scientifico redatto dal dott. Enrico Moriconi nel 2014, così come lo studio del 2011 di un gruppo di ricercatori dell’Università di Amsterdam, dimostrano che gli scoppi improvvisi e ripetuti dei fuochi artificiali ad alta emissione di decibel causano agli animali gravi conseguenze. La LAV fa nuovamente appello ai cittadini affinché vengano segnalati alle autorità competenti i casi di ferimento di animali e vengano allertati immediatamente i centri di recupero di zona per salvare le vittime dei botti. Le alternative per festeggiare nel rispetto di tutti esistono, sono già praticate in altre città italiane e sono state sostenute dalle migliaia di torinesi che hanno sottoscritto la petizione lanciata dalla LAV nel dicembre 2014, senza tuttavia suscitare alcun interesse concreto nelle istituzioni cittadine.

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