Amos Oz, storie di amore e di tenebra

La Fondazione “Bottari Lattes” omaggia il celebre scrittore e saggista israeliano con un reading letterario – musicale, nelle sale del torinese Spazio Don Chisciotte

Scrittore e saggista, ma anche docente all’Università “Ben Gurion” del Negev e fra le voci più importanti della letteratura mondiale, ad Amos Oz – nato a Gerusalemme nel 1939 e scomparso a Tel Aviv nel dicembre dello scorso anno – è dedicato il reading letterario – musicale “Amos Oz, storie di amore e di tenebra” della scrittrice Laura Pariani, accompagnata dal chitarrista Giovanni Battaglino, in programma martedì 9 aprile alle 18.30, allo Spazio Don Chisciotte della Fondazione “Bottari Lattes” (in via della Rocca 37b, a Torino). L’appuntamento vuole essere un’occasione per ricordare e rendere omaggio al vincitore del “Premio Lattes Grinzane 2016” (sezione La Quercia, dedicata a Mario Lattes) e alla sua capacità di “spaziare dalla forma del romanzo a quella della fiaba, attraversando diversi argomenti con i suoi saggi. […] raffinato e profondo scrittore degli incontri tra generazioni, tra popoli, tra religioni”, come recitava la motivazione della Giuria del Premio. Ad ingresso libero, l’evento s’inserisce all’interno del cartellone di “Torino che Legge. Piemonte che legge”, iniziativa culturale di Città di Torino, Regione Piemonte e Forum del Libro promossa in occasione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore (nota anche come Giornata del Libro e delle Rose), nata sotto l’egida Unesco nel 1996 e fissata, ogni anno, il 23 di aprile, giorno in cui nel 1616 sono morti tre scrittori, autentici pilastri della cultura universale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garcilaso de la Vega. Laura Pariani, che fa parte della giuria del Premio Lattes Grinzane e ha appena pubblicato il suo nuovo romanzo “Il gioco di Santa Oca” (La nave di Teseo), leggerà brani dal libro di Amos Oz “Una pantera in cantina” (Feltrinelli, 1994) e dal volume “Il senso della pace” (Casagrande, 2000), che riporta l’intervista ad Oz fatta dal giornalista Matteo Bettinelli per il ciclo di documentari ”Scrittori israeliani. Il dolore della memoria”, realizzati per la “Televisione Svizzera Italiana” nel 1999. “Cercare di capire tutto, perdonare in parte, non dimenticare nulla: questo è il lascito di Amos Oz, tenendo sempre presente che il passato non sta semplicemente lì dietro di noi, ma deve essere raccontato per diventare memoria”, spiega Laura Pariani. Attraverso i brani del romanzo di Oz, che si sofferma sulla sua preadolescenza, il lettore tornerà al periodo in cui lo scrittore aveva undici anni e che, in una Gerusalemme occupata dagli Inglesi, stringe amicizia con un militare della Gran Bretagna (che desidera imparare l’ebraico), scambiandosi lingue e culture, in un abbraccio umano privo dei confini dettati dalla politica. Lo scrittore ci mette in contatto con la figura della sua mamma e del suo papà, con la sua storia familiare, la sua visione del mondo di bambino, ancora non totalmente contaminata dalla tragedia delle guerre, con il suo tentativo di capire da quali situazioni tremende siano scappati i suoi genitori. Le letture saranno accompagnate da alcuni canti ebraici eseguiti dal chitarrista Giovanni Battaglino: “Ma na vu”, “Ose shalom” e “Tumbalalaika”.In occasione dell’incontro, il pubblico potrà anche visitare la mostra “Seeming Confines” dell’artista David Ruff (New York, 1925 – Torino, 2007), che attraverso una trentina di opere realizzate negli anni Settanta, approfondisce l’impatto prodotto dal trasferimento dagli Stati Uniti all’Europa (e in Piemonte, in particolare) sul suo lavoro di pittore. Difficilmente collocabile in una precisa corrente o entro demarcati confini, Ruff fu anche grafico, stampatore, poeta e intellettuale, oltre che attivista impegnato nelle grandi campagne politiche per i diritti civili.
 

g.m.

Info: 011.1977.1755; segreteria@spaziodonchisciotte.it
WEB fondazionebottarilattes.it | FB Fondazione Bottari Lattes | TW @BottariLattes | YT FondazioneBottariLattes
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Nelle foto
– Amos Oz
– Laura Pariani
– Giovanni  Battaglino
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