Amianto "piemontese": se ne parla a Bruxelles

Si parla di amianto a Bruxelles. La vicenda nata in Piemonte ed amplificata grazie ai processi istruiti dalla procura della Repubblica di Torino, con il pubblico ministero Raffaele Guariniello contro i vertici della multinazionale Eternit ha ormai una dimensione che travalica i confini regionali, con il dramma che si è consumato negli stabilimenti di Casale Monferrato, in Provincia di Alessandria, e di Cavagnolo nell’attuale Città Metropolitana di Torino. eternit bandiereMartedì 10 maggio si tiene all’Istituto italiano di cultura un tavolo di lavoro sulla vicenda Eternit, promosso dal sindaco di Casale, Titti Palazzetti. L’incontro affronterà aspetti legislativi e sanitari e sarà occasione per proporre e promuovere un intervento legislativo dell’Unione Europea. L’obiettivo è armonizzare le varie norme nazionali degli Stati, diffondendo le buone pratiche che sono state adottate nel corso degli anni. Interverranno Lanfranco Fanti (membro del Gabinetto del Commissario europeo all’ambiente), Rolf Gehring (Federazione europea dei lavoratori edili – European Federation of Building and Woodworkers), Enrico Gibellieri (Commissione consultiva sui cambiamenti industriali del Comitato economico e sociale europeo – CESE), l’Assessore all’Ambiente Cristina Fava, Massimo D’Angelo, Direttore del Centro Sanitario Regionale Amianto e Bruno Pesce, in rappresentanza dell’Afeva, l’Associazione familiari vittime amianto, da sempre attiva sul fronte internazionale. La giornata proseguirà con la proiezione del film Un posto sicuro, girato proprio a Casale ed incentrato sul dramma Eternit, alla presenza del regista Francesco Ghiaccio.

Massimo Iaretti

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