Addio Vera, "figlia d'arte" indomabile

schiavazziIERI AL TEMPIO VALDESE I FUNERALI DI VERA SCHIAVAZZI 

 

“Le ultime volte che ci siamo rivisti avevi in mente un libro di testimonianze di chi si era avvicinato alla politica come fatto naturale, di famiglia”

 

Ciao, Vera. Che la terra ti sia lieve.

 

Non si fa così. Destino veramente crudele. Ieri eravamo in tanti. In questi giorni molti hanno scritto. Molti ti hanno scritto. Io ho aspettato,  come tanti inebetito e sperso. Non ho letto uno dei tuoi caratteri salienti: figlia d’arte. Tuo padre ti aveva educato e giovanissima volevi fare la rivoluzione. 

 

Le ultime volte che ci siamo rivisti avevi in mente un libro di testimonianze di chi si era avvicinato alla politica come fatto naturale, di famiglia. Personalmente anche così voglio ricordarti. Un pezzo di storia di Torino se ne va via. Iniziata ancor prima della nostra nascita. Con quella indomabile e forse presuntuosa idea di venire da lontano e voler andare lontano. Un lungo abbraccio ai tuoi figli che per te e per un po’ di noi andranno avanti. 

 

Buon sangue non mente.

 

Patrizio Tosetto

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