A Torino presto le notti magiche di pallavolo

Alzi la mano chi sa che Torino ospiterà una fase finale di un mondiale subito dopo l’estate


Non eccessivamente pubblicizzati, ma sicuramente attesi dai tanti appassionati e praticanti della pallavolo, l’avvicinamento ai mondiali di volley maschile sta giungendo allo sprint finale.Dal 9 al 30 settembre 2018 le migliori ventiquattro squadre del pianeta si sfideranno per la conquista del trofeo iridato in un campionato transnazionale, metà in Italia e metà in Bulgaria, secondo una formula largamente applicata da qualche anno nell’ambito pallavolistico. L’Italia, padrona di casa, giocherà a Roma e Firenze nella prima fase e a Milano nella seconda, e la penisola ospiterà due gironi da sei squadre ciascuno, tra le quali la Russia campione europea e la fortissima Serbia, mentre in Bulgaria ci saranno, tra le altre compagini, il Brasile e la Polonia campione in carica.
La situazione della pallavolo in Italia è curiosa: le nostre squadre di club sono tra le più forti al mondo e il nostro campionato si può paragonare per livello tecnico e grandi nomi alla serie A di calcio degli anni ‘90, eppure le grandi squadre sono lontane dalle grandi città; Macerata, Bergamo, Conegliano, Trento, Busto Arsizio, Novara, Perugia sono solo alcuni dei cuori pulsanti del movimento pallavolistico italiano.

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Ciononostante, i grandi palazzetti sono nei capoluoghi principali ed è così che saranno le grandi città ad ospitare il torneo mondiale, sicuramente con la speranza di attirare il numeroso pubblico che ha dimostrato affezione e passione, a livelli “calcistici”, per la nostra nazionale.Dopo le imprese olimpiche di Rio 2016 e l’opaco europeo sperimentale del 2017, la nazionale italiana promette di ripresentarsi agguerrita ai nastri di partenza per ritornare ai fasti degli anni ‘90: allora con Giani, Lucchetta, Anastasi (ora ai quattro angoli del mondo a “predicare” il bel gioco) oggi con i nostri schiacciatori Zaytsev e Juantorena, il giovanissimo regista Giannelli, Lanza, Vettori e tanti altri. E potremo forse vedere gli azzurri alzare al cielo il trofeo più ambito proprio qui a Torino o, perlomeno, acclamarli sul podio, visto che dal 26 settembre al 30 settembre sarà il PalaAlpiTour ad ospitare semifinali e finali, quindi davvero il meglio della pallavolo mondiale.

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Tutte le informazioni necessarie sono reperibili al completo sito della federazione, http://www.federvolley.it/news/mondiale-maschile-2018-da-domani-scatta-la-caccia-al-biglietto e a quello del mondiale http://italy-bulgaria2018.fivb.com/en , da cui si scopre che da ormai un mese sono in vendita online i biglietti, e che Torino è considerata tra le host cities principali. Sappiamo che la discussione attorno al concetto di “grande evento” è da tempo tra i principali terreni di scontro in città, non ultima la recente svolta pro-olimpiadi dell’amministrazione.
Sarebbe un peccato che, inseguendo il sogno (o la chimera) di una riproposizione olimpica tra dieci anni, ci si distraesse dalla grande visibilità che questo torneo, che a Torino vedrà i propri momenti cruciali, potrebbe offrire alla città tra soli sei mesi.Mostre raffinate, il sicuro successo del Salone del Libro e occasioni imperdibili come il mondiale di pallavolo potrebbero essere il volano per invertire quell’aria di declino, vera o presunta, frequentemente denunciata negli ultimi anni.

 

Andrea Rubiola

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