A proposito di legittima difesa, spaccio e immigrazione

Invidio chi ha sempre delle certezze, ma rischia di essere un ottuso. Capisco chi ha organizzato la manifestazione di solidarietà verso il tabaccaio di Pavone.  Per ora una sola certezza Ion Stavila, anni 24, moldavo, è stato ucciso da Franco Iachi Bonvin tabaccaio esasperato dalle continue rapine nella sua tabaccheria di Pavone. E già ci sono i novelli locali e un po’ ciarlatani giustizieri della notte che si chiedono e chiedono: se si introducono a casa tua non gli puoi sparare? No, non gli puoi sparare. Lo vieta espressamente il Codice Rocco promulgato durante il ventennio fascista. Almeno qui i comunisti non c’ entrano niente. Carlo Nordio, ex magistrato che ai tempi di mani pulite tentò (inviano) di indagare sui vertici del PCI per finanziamento illecito, consulente giuridico dell’ allora ministro Calderoli proprio sulla la legittima difesa .Precisamente essendo lo Stato garante della difesa della proprietà privata è vietato per l’ individuo usare la forza e le armi per difenderla.  A meno che non sia in pericolo la propria incolumità fisica. Tant’ è che il tabaccaio è stato indagato per eccesso colposo di legittima difesa.  Il magistrato dovrà appurare questo. Ma per gli irriducibili queste considerazioni valgono zero,  convinti che ora l’ attuale legge risolverà qualcosa.  E si sbagliano di brutto.  Questa legge non assolve chi spara, il magistrato deve appurare le dinamiche e poi decidere. Ma anche tutto ciò per gli irriducibili è solo fuffa, e portano a prova delle loro convinzioni la partecipata manifestazione di solidarietà al tabaccaio.  Persino il Ministro degli Interni il Matteo Salvini  in arte Rambo gli ha portato la sua.  Benissimo, benissimo ed ha lenito le sofferenze dell’esercente.  Benissimo ma ininfluente sull’ operato della magistratura eporediese diretta da un ottimo magistrato come Giuseppe Ferrando.
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Cambiando scena atterriamo in Barriera di Milano. Da alcune settimane polizia e carabinieri sono impegnati in azioni di repressione della microcriminalità.  Via Palestrina angolo corso Vercelli. Stabile famoso per spaccio e quasi integralmente occupato da non italiani. 30 arresti, per la maggioranza persone di colore. E i residenti per la maggior parte italiani scendono in strada applaudendo la polizia ed urlando “W Salvini”.  30 anni fa il PCI aveva il 60 % dei voti.  Ora la Lega il 40. Il tabaccaio ha sparato per esasperazione e i residenti di Barriera hanno esultato anche per esasperazione. Tabaccaio esasperato e residenti esasperati.  Ora tocca al sottoscritto. Martedì ore 18 30 . Via Baretti angolo corso Marconi. 7 o 8 ragazzi di colore stazionano. Non voglio parcheggiare lì. Chiedo lumi alla persona con cui ho un appuntamento: sono spacciatori? Sì. Come ci convivete? Male, molto ma molto male.  Ripartendo con l’ auto quelle persone di colore mi infastidiscono non per la palle ma perché sono dei delinquenti. Trovandomi arruolato nell’ esercito degli esasperati. Arruolato mio malgrado tra gli esasperati. Proprio così, non  mi va giù una città come Torino dove diversi quartieri sono in mano agli spacciatori. E non penso di essere un moralista. Poi sono infinite e stucchevoli le polemiche di chi sottolinea che se non ci fossero i drogati non ci sarebbero gli spacciatori.  Vero, ma non consolatorio. Togliere il monopolio delle droghe alla criminalità organizzata vuol dire per alcune di esse legalizzarle.  Doloroso ma indispensabile. Come se si vuole realmente cambiare la legge sul porto d’ armi e difendere la proprietà privata si deve sostituire la legge Rocco.  Tutto il resto è fuffa.  Tutto il resto è solo propaganda. Tutto il resto è solo inutile e dannoso.
Patrizio Tosetto
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