SuperAbile arriva in Piemonte

Il progetto  che  prevede  incontri di circa un’ora e mezza-due, durante i quali i protagonisti dell’iniziativa raccontano le loro personali esperienze, offrendo una testimonianza diretta di resilienza e di fede profonda nella vita, verrà presentato anche in Piemonte

SuperAbile Viterbo è un progetto scolastico ideato nel settembre del 2017 da Alfredo Boldorini, consigliere comunale di Bassano Romano (VT) e che si avvale fin dalla nascita del contributo di Alessandra Mosci presidente dell’Associazione Etruschi di tiro con l’arco di Sutri che da anni si batte per l’integrazione di ragazzi normo-dotati e disabili nello sport e attraverso lo sport.
Proposto agli istituiti scolastici della cittadina viterbese, ha ben presto oltrepassato l’alveo locale, invadendo naturalmente ed inaspettatamente le scuole di molti paesi della provincia di Viterbo con messaggi positivi tra i ragazzi delle Scuole Secondarie di Secondo grado prima, delle Scuole Secondarie di Primo Grado poi – con anche gli studenti dell’Università della Tuscia (VT) – e, dallo scorso anno, anche delle Scuole Primarie
 
Il progetto  che  prevede  incontri di circa un’ora e mezza-due, durante i quali i protagonisti dell’iniziativa raccontano le loro personali esperienze, offrendo una testimonianza diretta di resilienza e di fede profonda nella vita, verrà presentato anche in Piemonte. Dopo le 41 uscite, i 5630 studenti coinvolti, i 4700 chilometri percorsi, i 49 patrocini incassati, le 163 ore di lezioni somministrate, Lorenzo Costantini, con il valido supporto di Roberta Canensi, lo faranno conoscere martedì 12 e mercoledì 13 marzo anche nel capoluogo della Mole. Nel primo appuntamento il 27enne atleta di Vetralla sarà ospite degli studi di Radio Agorà 21, con speaker d’eccezione ragazzi disabili, dove racconterà la sua personale storia sia pre che post incidente che gli ha causato l’amputazione della gamba destra.
 
Il giorno seguente, invece, la delegazione di SuperAbile Viterbo si sposterà a Rivalta di Torino dove, l’Associazione Don Bosco, con inizio alle ore 18, ha organizzato un incontro aperto alla cittadinanza sul tema “Quando la disabilità di trasforma in un SuperPotere”.“E’ un grande giorno per SuperAbile Viterbo – commenta Alfredo Boldorini. Avere la possibilità di proporre il nostro format a 650 chilometri di distanza da Bassano Romano, in una delle province più importanti d’Italia, addirittura in due appuntamenti, uno alla radio ed uno aperto alla popolazione, ci riempie di gioia e ci spinge a proseguire su questa strada. Un sentito grazie al capitano Lorenzo Costantini ed a Roberta Canensi per il grande aiuto organizzativo”. Al racconto orale si alternano proiezioni di brevi montaggi fotografici e video, che -utilizzando il canale visivo e la musica, più vicini agli interessi dei giovani- permettono di mantenere viva l’attenzione e di aumentare il coinvolgimento emotivo.Gli incontri terminano con le domande del pubblico e con una dimostrazione pratica dell’utilizzo delle protesi (come montarle e smontarle, spiegazione dei materiali e delle diverse tipologie di piede…).
 
Il progetto – nel corso di questi 17 mesi – ha evidenziato le esperienze di 13 testimonial: Lorenzo Costantini, 27enne di Vetralla che nel 2012 ha perso una gamba in un incidente sul lavoro, ex campione italiano paralimpico, appassionato di qualsiasi sfida sportiva possa porsi e superare, ha partecipato a due reality in cui ragazzi “normo-dotati” e altri con disabilità vivevano a stretto gomito sfide sportive e non solo, il suo motto è “I limiti sono solo mentali!”; Chiara Bordi, 18enne di Tarquinia che ha subito lo stesso trauma a dodici anni in un incidente in motorino e che quest’anno si è classificata 3^ al concorso di Miss Italia 2018; attualmente impegnata nel completamento degli studi presso il Liceo Classico e al centro dei riflettori nazionali (e non solo) per il messaggio di coraggio e di rottura degli stereotipi di bellezza che il suo percorso ha lanciato.
 
A loro due si è aggiunta – lo scorso agosto – l’insegnante 39enne di Montalto di Castro Marzia Viola: vittima di un gravissimo incidente ferroviario all’età di 22 anni, nonostante le terribili conseguenze politraumatiche subite, ha saputo trovare la strada della felicità, conseguendo due lauree, divenendo maestra di sostegno e realizzando il suo sogno di famiglia. Nessuna medaglia né riflettori, ma un esempio di “normalità nella diversità” che può comunque insegnare molto.
Altra affiliata al progetto è la bellissima modella e consulente d’immagine di Pisa Chantal Pistelli McClelland, 30enne, affetta dalla nascita da aplasia e testimone diretta della sofferenza causata dal fenomeno del bullismo nelle scuole.
 
Recentemente si sono aggiunte Brunella Roscetti, 51 enne di Formello (Roma), amputata, Flavia Alcibiade, 22enne di Santa Marinella (Roma), affetta da sindrome spastica, Anna Fusco 28enne di Roma, finalista regionale a Miss Italia Lazio (2014 e 2018). Anche Giulia Sarpero, 30enne ingegnere civile genovese, cantante nel gruppo Crisaore, impegnata nel sociale con l’associazione “Raggiungere” ha voluto portare la sua testimonianza raccontandosi nella 33esima tappa al Liceo Russoli di Pisa.

Ad Avezzano lo scorso 11 gennaio 2019 anche il fotografo e responsabile di Model of Diversity Alessandro Capoccetti (nato con malformazioni agli arti) ha portato la sua testimonianza nella 32esima uscita presso il Liceo Scientifico “Vitruvio Pollione”.Una delle ultime ad aggregarsi al gruppo è stata Lorena Ziccardi, 35enne di Lanciano, amputata, nazionale italiana di basket femminile in carrozzina ed amante della bicicletta e, notizia del 18 gennaio 2019, entrata a far parte del team Handbike di Alex Zanardi, ex campione di F1 amputato dopo un incidente in gara.
 
A Pisa e Cascina, il 19 febbraio scorso – per la seconda tranche di incontri al Liceo Russoli – ha fatto il suo ingresso anche Daniela Pierri, 35enne atleta paralimpica, residente da pochissime settimane a Pontedera (PI), titolo italiano del salto in lungo (2,95) e argento nei 60mt (11,57) che si è detta entusiasta non solo di entrare in SuperAbile ma anche di proporre il progetto al Comune di Pontedera, nella figura dell’assessore allo sport Franconi ed ovviamente anche alle scuole del posto.
 
All’incontro ha dato la sua adesione anche Andrea Lanfri, 32enne di Lucca, atleta paralimpico di caratura internazionale (4 medaglie tra Olimpiadi e Campionati Europei) che racconterà la sua personalissima vittoria agli studenti di Pisa dopo aver contratto la meningite (gennaio 2015) e come è riuscito a rinascere.Da pochi giorni, dopo la 40esima tappa svolta al Liceo “Leonardo Da Vinci” di Acquapendente si è aggiunta al gruppo anche Marta Spigaglia, 17enne di San Lorenzo Nuovo che non solo ha scritto il libro “Il Rumore del Silenzio” dedicato al figlio Luigi disabile (quasi dalla nascita) ma che collabora attivamente con il centro diurno “Il Volo”, associazione che si prende cura di 35 ragazzi con disabilità. Marta si è già unita alla truppa dei testimonial e – come lei stessa ha detto – “darò voce alle persone che non possono parlare”
 
Anche Fabrizio Caselli, 51enne di Firenze, nazionale paralimpico di Canotaggio della Canottieri Firenze, nominato pochi giorni fa dal presidente del CIP Luca Pancalli “Ambasciatore dello Sport paralimpico” ha accettato il nostro invito di far parte della squadra. Sono attesi altri ingressi.Agli incontri presiedono di volta in volta almeno un paio dei ragazzi sopra citati, alternandosi a seconda delle disponibilità, visto che ognuno di loro offre la propria presenza in modo del tutto gratuito, incastrando questo impegno volontario con gli impegni familiari, di lavoro e di studio che riguardano ciascuno di loro.Ad accompagnarli ed introdurli sono generalmente Alfredo Boldorini, Alessandra Mosci e Fortunata Scarponi, appassionata sostenitrice dell’iniziativa che si occupa delle foto e che ha ideato un contest intitolato “Racconta la tua Vittoria” da proporre al termine degli incontri.
 
Le esperienze finora raccolte – con 41 incontri e più di 5630 studenti coinvolti, con 4700 km percorsi, con 164 ore di lezioni somministrate e 49 patrocini di istituzioni pubbliche, scolastiche ed enti di promozione sportiva – hanno dato conferma dell’importanza di questo tipo di iniziative: commenti sulle pagine FB non solo da parte dei ragazzi, ma persino dei genitori che ne hanno solo potuto ascoltare il resoconto dai propri figli, ci dicono che raccontare la DIVERSITÀ COME VALORE e dare esempi tangibili di riscatto rispetto ad un destino che sembra crudele, aiutano effettivamente i nostri giovani a riflettere sul valore della vita e a relativizzare ciò che a volte gli pare insormontabile e crudele; l’empatia diventa tangibile mentre i nostri testimoni parlano: il silenzio è totale, l’emozione è visibile, e le domande -a volte bizzarre, a volte molto intime, altre volte puramente tecniche- confermano sempre che bisogna abbattere il muro che finora ha tenuto separati il mondo della “normalità” da quello della “disabilità”.
 
Il progetto non è solamente un valido strumento di crescita dell’integrazione e dell’inclusione, ma anche un deterrente al bullismo e ai sempre più frequenti episodi di depressione in età adolescenziale.Coltiviamo nei giovani la conoscenza delle tante forme che la diversità può assumere, e di cui l’invalidità non è che l’esempio più estremo: così facendo ci auguriamo che il cuore di ognuno di loro si apra all’accoglienza e alla comprensione, non solo dell’altro, ma anche di se stessi.Il progetto ha un costo per contributo spese/mantenimento variabile tra i 200/300 euro. Per approfondire la conoscenza del nostro percorso si può consultare la nostra pagina Facebook “SuperAbile Viterbo” (o quella del fondatore Alfredo Boldorini) dove è a disposizione la numerosa rassegna stampa che riguarda il progetto.
 

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