2033 Odissea nella cultura

Domani, sabato 22 gennaio 2033, si svolgerà la cerimonia di apertura di Torino capitale europea della cultura.  Dopo una lunga e dura selezione con le altre città candidate , Carcassonne ( Francia) Cascais  (Portogallo) per la quale tifavano alcuni torinesi nostalgici dei Savoia, Baden-Baden ( Germania) Plovdiv (Bulgaria) e Balaton (Ungheria) , Torino si è aggiudicata la possibilità di essere la capitale europea della cultura. Finalmente dopo diciannove anni un’altra città italiana riesce nell’impresa . Dopo Matera , nel lontano 2019, Torino rilancia una città del nord Italia come sede di un grande evento . Si interrompe una lunga sequenza di eventi svolti e realizzati  nel sud Italia , grazie  all’appoggio del governo nazionale i  cui vertici , come è noto, sono tutti di origine meridionale. Alla cerimonia sarà presente il Presidente della Repubblica Stefania Prestigiacomo con tutte le autorità cittadine e regionali . Si prevede una grande partecipazione popolare. Domani si saprà quanti vi  avranno assistito con gli assistenti digitali, che amplificheranno così il numero dei collegamenti. Ci saranno anche quelli che hanno scelto di vederla  dalla Luna sfruttando il servizio di ascensore lunare tanto che la base di partenza dello stesso ascensore, situato oltre l’atmosfera, ha avuto problemi a contenere quanti transitavano. Negli ultimi giorni è aumentato anche il traffico automobilistico e ci sono stati alcuni incidenti di vecchi veicoli senza autista di prima generazione . Si misurerà anche quanti cambieranno il colore degli abiti indossati , in coincidenza con l’orario di inaugurazione, scegliendo il colore , rispolverato per l’occasione , azzurro Savoia. A Torino nella giornata di sabato sono previsti gli arrivi di molti treni a levitazione magnetica che  in cinquanta minuti permettono di raggiungere Roma. Gli occhiali e gli orologi di ultima generazione  aiuteranno a vedere in qualsiasi momento tutte le fasi della cerimonia. Non si sa ancora se saranno rispolverati i vecchi droni, oramai vintage,  per i fuochi d’artificio  virtuali. Una piccola nota polemica: nessuno si è ricordato di invitare chi , oramai quattordici anni fa, ebbe l’intuito di lanciare la proposta e cioè l’allora Consigliere  comunale Stefano Lorusso. La giustificazione del comitato organizzatore , da verificare, è che lo stesso stia usando degli apparati oramai obsoleti che non hanno permesso di fargli arrivare l’invito.

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